Il recupero del petrolio dai minimi, assieme ai dati positivi della bilancia commerciale cinese, hanno restituito fiducia alle Borse. In questa cornice sembra prendere finalmente velocità il risiko delle Popolari italiane.
A Milano l’indice FtseMib sale dell’1,8% trainata dal contributo determinante del settore credito (+3% l’Eurostoxx di settore). Parigi +1,6%, Francoforte e Londra +1,5%.
Il Tesoro ha collocato l’ammontare massimo dell’offerta di Btp su tre scadenze pari a 6,75 mld di euro con una buona domanda, soprattutto sulla scadenza più breve. Sul triennale il rendimento è sceso allo 0,02%. L’unico titolo su cui si è visto un lievissimo aumento è il 7 anni. Lo spread è stabile a 100 punti base con un rendimento del Btp dieci anni all’1,60%.
Il Brent allunga in rialzo del 2,5% a 31,60 dollari, dopo essere scivolato ieri sui nuovi minimi dal 2004 in area 30 dollari. Fra i petroliferi, Eni +1,5%, Tenaris+2%, Saipem +0,6%. Saras +7% dopo la promozione a Buy di UBS.
Tra le banche rimbalzano i titoli più bersagliati negli ultimi giorni: MontePaschi avanza del 5%, Carige +7% dopo le rassicurazioni del management.
Esplode la corsa alle Popolari: Popolare Milano sale del 6%, Banco Popolare +7%, Popolare Emilia +5%, UBI+4%.
Più contenuto il progresso dei due big: Intesa Sanpaolo +2,5% e Unicredit +1,7%.
Tra gli assicurativi: Cattolica +1,8%, Generali avanza del 2,6%.
Fatica invece il risparmio gestito: Anima-0,4% e Azimut+0,3%. Brilla la sola FinecoBank +2%.
Il Lusso prende fiato dopo il rally di ieri: Ferragamo 0,5%, Luxottica +0,5%, Moncler -1%, Brunello Cucinelli -1,4%, Tod’s +0,6%, Yoox +0,7%.
In recupero infine Telecom Italia +1,9%, Stm+1% e Finmeccanica +1,5%.
Deboli FiatChrysler -0,3% e Ferrari-1%.