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Popolare di Vicenza e Veneto Banca: la rabbia dei soci per la maxi-svalutazione delle azioni

Tempestosa assemblea alla Popolare di Vicenza per le perdite e per la maxi-svalutazione delle azioni della banca presieduta da Zonin che annuncia: “Spa, partner e dopo io non sarò più presidente” – Stesso clima alla Veneto Banca, dove l’Associazione azionisti guidata da Giovanni Schiavon, reclama una chiara documentazione sul budget e sul piano industriale

Popolare di Vicenza e Veneto Banca: la rabbia dei soci per la maxi-svalutazione delle azioni

Acque tempestose nelle banche popolari del Veneto. Perdite e maxi-svalutazioni delle azioni hanno fatto infuriare i soci della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca, al test delle assemblee dopo la riforma delle banche popolari che le obbligherà ad abbandonare il voto capitario e a trasformarsi in spa entro 18 mesi.

Oggi all’assemblea della Banca Popolare di Vicenza, guidata da Gianni Zonin sono volate parole grosse perchè diversi soci hanno messo sotto accusa il vertice per le gravi perdite di bilancio registrate nel 2014 (758 milioni di euro) ma anche e soprattuto per la maxi-svalutazione delle azioni che ha tagliato la capitalizzazione dei 117 mila soci di 1,3 miliardi di euro con una perdita di valore dei titoli che li fa tornare agli anni pre-crisi.

Zonin ha prennunciato la trasformazione in spa e la ricerca di un partner per la Vicenza anticipando che quando le nozze saranno compiute “io non sarò più presidente”.

Grande tensione anche nella Veneto Banca di Montebelluna dove il copione si sta ripetendo in vista dell’assemblea sociale della prossima settimana. La neonata Associazione azionisti Veneto Banca, presieduta dall’ex presidente del Tribunale di Treviso, Giovanni Schiavon, ha scritto una lettera di fuoco in cui stigmatizza la perdita di bilancio 2014 di 968 milioni di euro e ancora più la svalutazione del 22,80% del valore delle azioni degli oltre 90 mila soci. “Le perdite di bilancio – scrive l’Associazione – hanno di fatto spazzato via e annullato il valore cumulativo degli utili degli ultimi 20 anni e anche parte dei mezzi propri”. La maxi-svalutazione ha riportato invece il valore delle azioni alle quotazioni del 2006.

L’associazione azionisti Veneto Banca, che in precedenza aveva manifestato tutta la sua contrarietà rispetto a ipotesi di matrimonio con la Vicenza, non è affatto convinta delle motivazioni ufficiali delle perdite di bilancio addotte dai vertici delle banca e attribuite ai nuovi criteri di valutazione degli attivi patrimoniali imposti dalla Bce e pretende di controllare “tempestivamente” tutti i dati contabili del passato ma anche quelli relativi al nuovo budget e al piano industriale.

Anche a Montebelluna si preannuncia battaglia per l’assemblea di sabato 18 aprile.

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