La Banca Popolare di Bari ha deciso di varare una serie di misure “a condizioni esclusive” a favore dei suoi soci, da tempo impossibilitati a vendere le proprie azioni, con l’obiettivo di “rafforzare il supporto al territorio ed alle famiglie che hanno creduto nella Banca e la hanno sostenuta nei suoi oltre sessant’anni di crescita”.
Tra i provvedimenti proposti spicca soprattutto un planfond da 350 milioni volto a finanziare due tipologie di prestito personale. Il primo avrà un importo massimo di 10mila euro, con durata fino a 10 anni e “possibilità di beneficiare di un periodo di preammortamento (ovvero il pagamento di una rata “contenuta” di soli interessi) di massimo 5 anni, ad un tasso di 0,90% (fermo restando i requisiti di concedibilità in base al merito creditizio). L’operazione è rinnovabile alla scadenza”, spiega la banca.
Il secondo prestito arriverà fino a 40mila euro e avrà un tasso del 3%. Anche in questo caso la durata sarà estendibile fino a 10 anni e ci sarà la possibilità di beneficiare di un preammortamento fino a 5 anni.
I soci della Popolare di Bari potranno inoltre avere a disposizione un voucher che consentirà di accedere a un mutuo fino a 40 anni, per un importo massimo di 300 mila euro, con uno spread dello 0,75% per i primi dieci anni e dell’1% per gli anni successivi. “In caso di erogazione del mutuo ipotecario, a favore del mutuatario è prevista la stipula, a carico Banca, di una polizza Temporanea Caso Morte. Per tale iniziativa viene previsto un plafond di 250 milioni di euro”, chiarisce l’istituto.
Il pacchetto di misure prevede inoltre l’istituzione di un voucher che consentirà l’accesso a un mutuo per acquisto e ristrutturazione Casa opzionabile dai Soci. La validità dell’esercizio dell’opzione è pari a 24 mesi ed il mutuo prevede una durata massima di 40 anni e per un importo fino all’80% del valore dell’immobile ipotecato fino a un massimo di 300mila euro. Lo spread è fissato al 0,75% per i primi 10 anni e all’1% per i successivi. Istituito infine un terzo voucher per una Polizza Long Term Care, anch’essa a carico della banca, che prevederà l’erogazione di una rendita mensile a favore del Socio nelle situazioni di non autosufficienza previste dalla Compagnia.
L’istituto pugliese ha deliberato anche l’apertura di un tavolo di confronto con il comitato associazioni dei consumatori per la risoluzione dei casi meritevoli di immediata attenzione, tra quelli dei soci in difficoltà.