Il Gip del tribunale di Bari ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal procura: nessuna associazione a delinquere dietro ai due aumenti di capitale decisi dai vertici della Banca Popolare di Bari nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Tercas, la cassa di risparmio di Teramo.
Le condotte in questione, si legge nella nota della magistratura, “non possono essere considerate attività strumentali alla commissione indiscriminata di più delitti di truffa aggravata”.
L’inchiesta era stata aperta dopo la denuncia di un ex funzionario dell’istituto bancario pugliese, denunciato poi in un secondo momento per tentata estorsione dal gruppo guidato da Marco Jacobini.
La Popolare di Bari, gruppo che conta quasi 400 filiali in tutta Italia, era stata inizialmente accusata di aver proceduto alla fusione per incorporazione di Tercas pur versando in una situazione finanziaria rischiosa e poco sicura.
Ad oggi, con l’archiviazione dell’indagine, la vicenda sembrerebbe risolta a favore della Popolare di Bari.