L’ex presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, tuttora sotto inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza nell’ambito di un processo partito dalla denuncia di 700 risparmiatori, è stato in serata ascoltato dalla commissione parlamentare che indaga sui crac bancari, in questo caso su quello dell’istituto veneto a cui i risparmiatori avevano affidato alla banca i risparmi di una vita sicuri di sottoscrivere obbligazioni blindate ma erano stati tenuti all’oscuro dei rischi.
Dopo due anni, i pm hanno chiesto il processo a carico di sette persone: oltre a Zonin, anche l’ex amministratore delegato Samuele Sorato, l’allora consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, e i tre ex vicedirettori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, il dirigente che stendeva materialmente il bilancio, Massimiliano Pellegrini. Oggi, prima che l’interrogatorio venisse secretato, la testimonianza di Zonin è stata alquanto lacunosa: “Purtroppo ho perso anche io dei soldi”, ha detto entrando in audizione, durante la quale ha poi risposto con moltissimi “non ricordo” alle domande dei parlamentari.