Se, come appare estremamente probabile, l’aumento di capitale finalizzato all’Ipo della Banca Popolare di Vicenza non sarà coperto interamente dal mercato e vedrà quindi l’intervento del fondo Atlante, il prezzo a cui sarà realizzata l’intera operazione (prima l’aumento, poi il collocamento) sarà 0,1 euro, valore minimo della forchetta indicata dal Cda (0,1-3 euro). Lo ha spiegato l’ad dell’istituto, Francesco Iorio, a margine dell’esecutivo dell’Abi.
“Tutti comprano allo stesso prezzo – ha sottolineato – Ci sarà un bookbuilding con un procedimento competitivo, vedremo quanto il bookbuilding sarà riempito dall’offerta istituzionale. Poi Atlante avrà il diritto di ritirare il non sottoscritto al prezzo minimo di 0,1”. Se quindi Atlante interverrà il prezzo di collocamento sarà di 0,1 euro.
In precedenza Atlante si era impegnato a sottoscrivere azioni della Popolare di Vicenza a un prezzo non superiore al minimo della proposta di valorizzazione, appunto 0,10 euro per azione e fino ad un ammontare massimo di 1,5 miliardi.
La precisazione è stata comunicata da Unicredit mercoledì mattina. Cifre alla mano, dunque, la valorizzazione della Popolare di Vicenza pre-aumento viene calcolata 10 milioni, mentre dopo la ricapitalizzazione sarà di 1,51 milioni. La valorizzazione della banca è così passata dai 5,83 miliardi del 2014 ai 4,82 miliardi del 2014 a 1,51 miliardi realisticamente ipotizzabili al traguardo dell’ultimo aumento di capitale.
“Io sono altamente confidente che la cosa andrà in porto positivamente”, ha aggiunto l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, in merito alla quotazione in Borsa della Banca Popolare di Vicenza. Ghizzoni ha poi sottolineato che la soglia di un flottante minimo del 25% per il successo della quotazione, prevista dalle regole di Borsa, potrebbe non essere vincolante: “E’ la Consob che decide poi alla fine il flottante che ritiene necessario, quindi vedremo cosa deciderà – ha spiegato – c’è la regola ma poi c’è la possibilità di Consob” di decidere altrimenti. Quanto al prezzo di collocamento, Ghizzoni ha confermato che, in caso di intervento del fondo Atlante, sarà di 0,1 euro per azione: “E’ una tecnicalità – ha chiarito – nel momento in cui ci fosse inoptato il fondo acquista a 0,1 euro e quindi per definizione tutto va a 0,1 euro”.
Su tutta l’operazione è appunto atteso il via libera Consob nel pomeriggio.