La Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, possedute quasi interamente dal fondo Atlante, dovranno cedere alcune delle loro partecipazioni prima di fondersi in un unico istituto. In particolare, dovrebbero finire sul mercato Arca Sgr e Bim (Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni), due asset particolarmente appetibili perché il settore del risparmio gestito è quello su cui puntano tutti, in un’epoca in cui la redditività delle banche è data dalle commissioni di gestione. Lo scrive oggi il Corriere della Sera.
Le cessioni sono fondamentali nell’ambito del dialogo con la Bce sull’importo dell’aumento di capitale che l’Eurotower chiederà. Fin qui si è parlato di circa tre miliardi, ma prima che uscissero indiscrezioni sui conti del 2016, che parlano di un rosso da 1,8 miliardi per la Popolare di Vicenza e di circa un miliardo per Veneto Banca.
Nel dettaglio, sia la Popolare di Vicenza sia Veneto Banca hanno in portafoglio il 19% di Arca Sgr, quote a cui sono interessate la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, già primo socio con il 37%, e Anima Sgr, che aveva già presentato un’offerta nel dicembre del 2015.
Quanto a Bim, di cui Veneto Banca ha il 71,4%, il suo destina sembra ormai segnato. Alessandro Penati, presidente di Quaestio, che gestisce il fondo Atlante, lo aveva annunciato due mesi fa: “Puntiamo a scorporare Bim da Veneto Banca e ad averne il controllo diretto”.