Tutta colpa delle banche venete. La Banca Popolare di Bari avrebbe chiuso in territorio positivo il primo semestre del 2017 se la svalutazione integrale della quota del Fondo Atlante investita nel salvataggio delle banche venete non le fosse costata 23,6 milioni mandando in rosso i suoi conti per 2,6 milioni di euro.
I fondamentali della prima banca del Mezzogiorno sono però buoni: nel primo semestre 2017 la raccolta diretta è cresciuta del 9,7% e ha raggiunto i 10,4 miliardi di euro, i costi operativi sono calati del 4,4% mentre le commissioni sono salite del 9,9%. In discesa il margine di intermediazione (-7,9%) ma anche le sofferenze lorde (-0,6%). Stabili gli impieghi a 9,2 miliardi.