Sono stati ammessi 3mila risparmiatori come parte civile nel processo per il risarcimento dei danni subiti a seguito del default dell’istituto barese. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale Penale di Bari nel corso dell’udienza di martedì 13 luglio 2021, che si è tenuta in un padiglione della Fiera del Levante. Con una “lunga e motivata ordinanza “hanno ammesso la costituzione di Regione Puglia e Comune di Bari, ma anche le associazioni Codacons, Unione nazionale consumatori e Federconsumatori. Esclusi soltanto gli 80 azionisti che avevano accettato l’accordo transattivo proposto dalla Bpb.
Dopo numerose udienze rinviate, a causa dell’assenza di una sede adeguata in cui si potessero adottare le misure di sicurezza nel rispetto delle norme Covid, finalmente il processo entra nel vivo.
A processo ci sono gli ex vertici della Popolare di Bari, Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex presidente ed ex condirettore generale dell’istituto di credito, arrestati lo scorso gennaio e accusati di diversi reati quali false comunicazioni sociali, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza di Bankitalia e Consob, entrambi esclusi come responsabili civili da i giudici in quanto i due enti “sono tenuti a compiti di vigilanza e intervento negli istituti di credito” ma non sono “gravati da alcuna forma legale di responsabilità civile”.
A difesa degli interessi dei consumatori, l’avvocato Corrado Canafoglia, responsabile nazionale dell’ufficio legale dell’Unione Nazionale Consumatori, e che negli ultimi anni sta curando gli interessi di migliaia di risparmiatori nei vari processi penali italiani relativi ai crack bancari e societari, come il caso “Banca Marche”. Canafoglia è affiancato dagli avvocati Antonio Calvani di Molfetta, Ennio Cerio di Campobasso e Valentina Greco di Roma.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto che consentirà ai risparmiatori di poter far valere le loro giuste pretese e un risarcimento per i risparmi azzerati – ha affermato Antonio Calvani, presente all’udienza -. Il collegio ha individuato la Banca Popolare di Bari come responsabile civile, pertanto auspichiamo che l’istituto barese voglia proporre ai propri azionisti un serio accordo transattivo che ristori effettivamente i risparmiatori”.