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Ponte Morandi, un anno fa la tragedia che sconvolse Genova – VIDEO

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“Sarà pronto in 5 mesi”. Inizialmente furono questi i tempi stimati, da Autostrade, per la ricostruzione del Ponte Morandi, crollato esattamente un anno fa, il 14 agosto 2018 alle ore 11.36, e costando la vita a 43 persone e la casa a oltre 550 genovesi residenti nel quartiere sottostante. Fu subito chiaro che quella stima era assolutamente ottimistica, visto che il commissario straordinario per la ricostruzione, scelto nella persona del sindaco di Genova Marco Bucci, fu nominato quasi due mesi dopo, il 4 ottobre, e che i lavori di demolizione sono iniziati solo in inverno per concludersi poche settimane fa. Oggi, a un anno esatto di distanza dalla strage, sono appena iniziati i lavori di ricostruzione.

Nel frattempo, la città ferita si è rimboccata le maniche e ha dovuto riorganizzare tutta la sua mobilità: con il progetto per la Gronda fermo e il Terzo Valico ferroviario ancora non completato, il Ponte Morandi, costruito negli anni ’60 dall’omonimo architetto, era uno degli snodi cruciali della viabilità genovese. Il viadotto Polcevera collegava infatti il centro di Genova con la parte ovest della città, da dove si accede all’autostrada in direzione Francia, al porto turistico e all’aeroporto. Genova si è così trovata isolata, e ancora lo sarà per chissà quanto tempo: la politica ha fatto già passare un intero anno, condito da innumerevoli polemiche, ad incominciare dal perenne scontro tra il Movimento 5 Stelle e il gruppo Atlantia, che detiene Autostrade e pertanto ritenuto – non ancora ufficialmente – responsabile della tragedia.

Polemiche che hanno messo in seria difficoltà anche la tenuta di Atlantia in Borsa: oggi, un anno dopo, il titolo è tornato ai livelli del 14 agosto del 2018, quando valeva 23,5 euro. Nella seduta successiva al crollo del Ponte Morandi, quella del 16 agosto, l’azione precipitò però a 18,3 euro e il 5 settembre toccò il minimo dal 2014 a 17 euro. Ora però è tempo di guardare avanti e di cogliere l’occasione per riqualificare un’intera area di Genova, quella intorno al Polcevera, che di certo non brillava per qualità della vita tra rumori, traffico e calcinacci che di tanto in tanto già cadevano, come a dare le avvisaglie di quello che sarebbe poi accaduto. Ecco perché il progetto per la ricostruzione e la relativa rinascita del capoluogo ligure è stato affidato a un genovese doc come Renzo Piano.

I lavori sono stati aggiudicati alla cordata Salini Italferr e Fincantieri e per completarli ci vorranno, secondo il cronoprogramma, circa 12 mesi da adesso. Un altro anno, ma stavolta di entusiasmo e di speranza. “Mille anni? No, ne durerà duemila. Dovrà ricucire una città divisa e conservare perenne memoria delle vittime. Un omaggio alla città che amo”, ha detto piano qualche mese fa, presentando il progetto che prevede un mix di acciaio e calcestruzzo: la nuova infrastruttura avrà infatti un impalcato metallico con pile in cemento armato, e intorno sorgerà un’area verde.

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