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Ponte Genova finito in tempi record: aperto per luglio

Il rush finale del Ponte di Genova, progettato da Renzo Piano, è arrivato al capolinea – Varata l’ultima campata d’acciaio del nuovo viadotto di Genova – Anche se per percorrerlo bisogna attendere fino a luglio

Ponte Genova finito in tempi record: aperto per luglio

Il Ponte di Genova risorge dalle ceneri. È stato ultimato il varo della diciannovesima campata d’acciaio del nuovo viadotto sul fiume Polcevera. A nemmeno due anni dal crollo del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018 che ha causato la morte di 43 persone.

Un progetto che si è svolto in tempi record, nonostante l’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta affrontando. Dall’innalzamento del primo impalcato sono passati 7 mesi e grazie a ritmi di lavoro serrati è stato possibile realizzare un piccolo miracolo e l’Italia ha dimostrato di avere tutte le capacità per realizzare opere simili.

Il tracciato del nuovo ponte è ora completo e finalmente, la parte est e quella ovest della valle sono riunite. Mancano la posa dell’asfalto e l’inaugurazione ufficiale prevista per questa estate.

La cerimonia ha avuto luogo questa mattina 28 aprile. Dopo il posizionamento dell’ultima struttura, lunga 50 metri, tra l’undicesima e dodicesima pila, le sirene del cantiere, insieme a quelle del porto e delle campane delle chiese genovesi hanno rotto il silenzio del lockdown, a commemorare le vittime della tragedia. 

Con quest’ultimo sollevamento si concludono i lavori del Ponte firmato dall’architetto Renzo Piano e realizzata da PerGenova, la società composta da Fincantieri infrastrutture e Salini Impregilo. Una celebrazione partita dalla sera scorsa, lunedì 27 aprile, dove i genovesi hanno potuto ammirare le diciotto pile del nuovo ponte illuminarsi del tricolore nazionale.

Il nuovo ponte è lungo 1067 metri, composto da 19 campate sorrette da 18 piloni a 40 metri di altezza. Per la struttura sono state utilizzate 17.500 tonnellate di acciaio. Operazioni che, nel caso dei sollevamenti speciali delle 3 maxi-campate, hanno richiesto anche 48 ore e oltre 50 persone all’opera, nonché l’utilizzo di macchinari speciali come gli strand jack e le maxi-gru. Un’opera che nemmeno l’emergenza Coronavirus è riuscita a fermare.

Il premier Giuseppe Conte ha commentato “Ci impegniamo al massimo perché tragedie del genere non abbiano più a ripetersi. Ricongiungiamo una importante arteria di comunicazione al centro, al cuore, della città di Genova – ha concluso – Siamo nei tempi e tra poco torneremo per l’inaugurazione, perché il progetto è pressoché completo”.

Il Ministro delle infrastrutture Paola De Micheli ha sottolineato come questa opera sia un segnale straordinario che, anche in questo tempo difficile, si può continuare a cambiare il mondo.

Hanno partecipato alla cerimonia anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, il sindaco di Genova, Marco Bucci, l’AD di Fincantieri, Giuseppe bono e Pietro Salini di Salini Impregilo. Purtroppo l’architetto Renzo Piano, a causa delle restrizioni sugli spostamenti, non ha potuto prendere parte alla cerimonia.

Un simbolo di rinascita, essenziale in un momento come questo per il nostro Paese che continua ad affrontare l’emergenza sanitaria.

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