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Poltrona Frau verso Opa Haworth e delisting, il titolo vola in Borsa

Charme Investments e Moschini hanno raggiunto un accordo con Haworth per vendere alla società americana una partecipazione complessiva del 58,6% in Poltrona Frau. La quota comprende il 51,3% di Charme e il 7,3% da Moschini e le azioni saranno cedute a 2,96 euro l’una. L’operazione farà scattare l’Opa obbligatoria da parte di Haworth, che poi intende operare il delisting della società dalla Borsa di Milano.  

Portata a Piazza Affari da Charme nel novembre 2006 a un prezzo di 2,1 euro per azione, Poltrona Frau è stata a lungo in sofferenza, stabilizzandosi sopra i livelli di Ipo soltanto dall’ottobre scorso. Nelle ultime settimane, in particolare, il titolo si era infiammato, sintomo che il mercato aveva intuito che qualcosa stava per accadere. Ieri, Poltrona Frau è balzata del 6,89%, chiudendo a 2,4820 euro. O a un’ora dall’apertura il titolo vola in rialzo del 18%, a 2,934 euro. 

Haworth è partner di Poltrona Frau dal 2011 per la distribuzione del canale ufficio in Nord America. Il perfezionamento dell’operazione, è “atteso entro la fine di aprile 2014 e condizionato all’approvazione da parte delle autorità antitrust competenti”, dopo di che “Haworth, direttamente o tramite una società interamente posseduta – si legge in una nota –, costituita in Italia, eventualmente designata per l’acquisto, promuoverà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulla rimanente parte del capitale sociale di Poltrona Frau ad un prezzo di 2 euro per azione, corrispondente al prezzo che sarà pagato agli azionisti”. 

Gli azionisti, prosegue il comunicato, “hanno concesso a Haworth un’opzione di vendita, esercitabile a valle del processo di Opa, ai sensi della quale Haworth avrà il diritto, ma non l’obbligo, di cedere a ciascuno degli azionisti una partecipazione nella società pari al 4,2% (complessivamente pari all’8,4%) del capitale sociale, allo stesso prezzo per azione pagato da Haworth”.

In caso di esercizio dell’opzione, Charme e Moschini potranno designare fino a tre componenti del Cda, avranno un diritto di veto su specifiche operazioni di gestione straordinaria, saranno vincolati da un lock-up di tre anni, ci saranno opzioni put e call per la risoluzione di eventuali situazioni di stallo decisionale, potranno rivendere i titoli a Haworth tra l’approvazione del bilancio 2016 e quella del bilancio 2019, mentre Haworth potrà acquistare le partecipazioni tra l’approvazione del progetto di bilancio 2019 e quella del bilancio 2022.

Haworth, con sede a Holland (Michigan) è stata fondata nel 1948 dalla famiglia Haworth, che ancora ne detiene il 100%. Opera nella progettazione e produzione di ambienti di lavoro flessibili e sostenibili, con linee di prodotti che comprendono pareti mobili, sistemi di arredo, sedute, pavimenti galleggianti e tecnologia per la comunicazione. Con oltre 1,4 miliardi di dollari di ricavi nel 2013, circa 6mila dipendenti e oltre 600 dealers, la società è guidata dall’italiano Franco Bianchi, dal 2005 presidente e ad.

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