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Polti, il grande ritorno: Vaporella riparte dal ciclismo e punta all’export. Parla la figlia dello storico fondatore

Elettrodomestici: superate le difficoltà della concorrenza asiatica, l’azienda guidata da Franco Polti nel 1978, conosciuta in primis per la Vaporella, torna a investire e a produrre in Italia. La ricetta? La racconta Francesca, figlia dello storico fondatore

Polti, il grande ritorno: Vaporella riparte dal ciclismo e punta all’export. Parla la figlia dello storico fondatore

Polti, ovvero il grande ritorno. L’azienda, fondata da Franco Polti nel 1978 quando portò in Italia e all’estero la pacifica rivoluzione dell’igiene, il vapore, superate le difficoltà del mercato e della concorrenza asiatica, è tornata a crescere, è tornata a investire in innovazione e eventi, e torna a produrre in Italia. E, ancora, torna a essere un campione dell’export e dello sport, il grande amore del fondatore, ripartendo dal ciclismo dove aveva raccolto per decenni successi e trofei. Nel momento in cui in tutto il mondo le difficoltà e le incertezze della politica e dell’economia mettono in crisi le multinazionali, emerge un trend molto italiano, quello della confermata internazionalizzazione delle Pmi e in particolare di quelle di taglia media come la Polti.

Vaporella torna a correre

Polti sin dal 1978 con i suoi prodotti presenti in oltre 50 Paesi rivoluzionò con 200 brevetti la pulizia e l’igiene. Dopo la pausa della crisi, sta tornando a correre con l’export in Europa aggiungendo anche un ampliamento delle vendite in Nord Africa e in America Latina. L’obiettivo è portare a breve l’export oltre il 70 per cento. Il turbo, anzi, i turbo sono due: un vertice in rosa con un presidente e Ad al femminile, e cioè la dinamica figlia di Franco, Francesca (nella foto, ndr), classe 1977, laureata alla Bocconi, impegnata in molte splendide iniziative, capace di trasmettere ottimismo anche in un periodo, come l’attuale, così complicato. Il secondo turbo, come aveva anticipato una ricerca del Sole 24 Ore su “I 10 trend della casa post-Covid”, è che le famiglie hanno più che raddoppiato il ricorso a pratiche, prodotti e strumenti per l’igiene e la prevenzione. “Con le nostre nuove linee Vaporetto e Vaporella – conferma Francesca Polti – manteniamo i primi posti sui mercati in Italia, Francia e Spagna. Nella linea professionale, che è sempre stato un vanto dell’azienda, abbiamo realizzato per la serie Sani System, vaporetto Mv Polti e Cimex Eradicator, tutti fabbricati in Italia”. Da sottolineare che sono gli unici apparecchi brevettati per l’eliminazione immediata delle uova delle cimici da letto fin dalla prima applicazione.

Il reshoring dal 2025

“Dal 2025 riporteremo in Italia la produzione della linea Vaporella Next, e questo rappresenta indubbiamente un caso unico nel settore dei piccoli elettrodomestici”. La manifattura degli small appliances infatti è stata la prima dagli anni ’80 a migrare in Asia per la grande differenza dei costi di produzione. “Ma grazie ad una razionalizzazione ed un efficientamento dell’intera nostra filiera – sottolinea Polti – riporteremo presto la produzione di Vaporella Next. Ormai infatti con gli oneri crescenti dei trasporti dall’Asia, fabbricare in Italia o in Cina si sta rivelando sostanzialmente identico. Ma dobbiamo investire nei programmi per la eco sostenibilità perché è questo che farà sempre di più la differenza rispetto alla Cina. Certo, non tutto si potrà tornare a produrre in Europa ma senz’altro tutto quello che presenta una parità di costi con quelli cinesi, sì. Ma in nome di una produttività che il nostro Paese deve aumentare accelerando i tempi a tutti i livelli, oggi troppo lunghi. Riportare in Italia la manifattura, riportarla in Europa, si, ci credo profondamente perché questo può mitigare i grandi rischi mondiali, credo a quanto Draghi ha di recente raccomandato e come lui mi dichiaro decisamente europeista”.

I numeri e i risultati in aumento

In Italia peraltro l’industria comasca mantiene la progettazione e la produzione degli apparecchi di gamma alta, ma ciò che sta accadendo e ancor di più accadrà sulle rotte marittime dei container infestate da guerre, pirati e disastri climatici, darà altro impulso ad un progressivo reshoring. Quanto ai numeri, dopo la risalita nel 2023 del fatturato a 60 milioni di euro (erano 44 nel 2022), è prevista una chiusura del 2024 a +10.15 per cento e una crescita della profittabilità con il Mol, il margine operativo lordo, a 2,5 milioni di euro”.

Da sottolineare che nemmeno nei momenti più difficili dell’azienda, è stato mai licenziato nessuno… Quali sono i segreti del raggiungimento di obiettivi così importanti e in poco tempo? “Abbiamo voluto attirare e trattenere i talenti, e accanto ai dipendenti che ancora lavorano dagli inizi dell’azienda, abbiamo valorizzato molti giovani. La nostra regola è nessun pregiudizio, nessun blocco all’entrata, né di genere, né di età. Qui, da noi, le donne si trovano in posizioni apicali. Sono infatti una vera e propria fanatica della diversità perché è la diversità che crea valore”.

Il vapore contro le cimici del letto

Oltre a questa apertura culturale e reale da vero imprenditore europeo, di cosa va particolarmente orgogliosa la Polti? “Noi non lavoriamo solo per garantire l’igiene, negli ultimi anni abbiamo infatti sviluppato tecnologie che si prendono cura in modo profondo e più efficace della casa, dell’edificio, delle persone come è accaduto per esempio per un problema che è diventato molto grave, soprattutto in Francia ma anche in Italia, quello delle cimici del letto che nessun apparecchio riusciva a debellare. Ed ecco che abbiamo brevettato un procedimento che con il vapore surriscaldato e molto secco uccide le uova di questi insetti, così da risolvere all’origine il problema, impedendo quella rapidissima riproduzione delle cimici che era impossibile combattere. E sempre tenendo fede a quello che è il punto di forza da sempre della nostra tecnologia: l’igiene e la cura senza agenti chimici, risparmiando acqua e energia e rispettando correttamente l’ambiente e le persone”. Il tutto, dai risultati allo stile imprenditoriale innovativo, ha creato da tempo, come la stampa anche estera ha sottolineato, un ottimo clima aziendale, con il 95 per cento dei dipendenti che dichiarano un “grandissimo attaccamento” alla Polti.

Da Como alla Calabria e ritorno

“Ma c’è un altro ritorno che vorrei ricordare – sottolinea Polti – noi siamo di origine calabrese e sono molto orgogliosa di questo ma gli occhi azzurri di mio padre rivelano la sua radice del nord, e infatti il nonno paterno era lombardo, della zona del lago di Como, e si trasferì in Calabria per amore. Mio padre tornò al nord per trovare lavoro perché giù è ed era tutto molto difficile”. Francesca, impegnata in molte attività (è tra l’altro anche vicepresidente di Confindustria Como), ha lavorato in questi ultimi anni con grande determinazione per rilanciare il brand noto in tutto il mondo con innovazioni ma anche con una esemplare fedeltà alla storia del fondatore. “Mio padre è stato un precursore in tutto, oltre ad aver applicato per primo il vapore nelle pulizie domestiche ma anche perché per primo all’inizio degli anni ’90 creò le macchine espresso per le cialde Ese che ora ho reintrodotto in collaborazione con Aroma Polti di mio fratello Stefano che ci fornisce chicchi, capsule e cialde Ese. Questo per allontanarci dal modello di azienda mono-specialista, diversificando la nostra offerta”.

Un altro riconoscimento ai valori e alle passioni del padre è stata la decisione di rientrare nel mondo dello sport a cominciare dal ciclismo: prima tappa di grandissimo rilievo e di eccellente visibilità è stata la decisione di diventare fornitore ufficiale e sponsor del Giro d’Italia 2024.

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