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Podolski all’Inter, la Juve si avvicina a Sneijder

L’attaccante tedesco è sbarcato ieri sera all’aeroporto milanese di Linate – Ora i nerazzurri sognano Lavezzi, ma l’obiettivo più concreto è Shaqiri – La Juve ha virato con decisione su Wesley Sneijder: la trattativa con il Galatasaray non è impossibile – Da ieri Cerci è sbarcato in casa Milan.

Podolski all’Inter, la Juve si avvicina a Sneijder

E per il nuovo anno l’Inter si regala Lukas Podolski. “Spero di fare una buona stagione, puntiamo al terzo posto e a vincere l’Europa League”, le prime parole nerazzurre del tedesco, sbarcato ieri sera all’aeroporto milanese di Linate e accolto da un centinaio di tifosi entusiasti. Rinforzo importante, peraltro arrivato a prezzo di saldo: 600 mila euro per il prestito secco, poi a giugno, eventualmente, Inter e Arsenal si ritroveranno per discutere il da farsi. “Lo conosco bene, in attacco può fare diversi ruoli, calcia benissimo, ha grande esperienza e qualità – le parole di un Mancini, finalmente, sollevato. – I tedeschi all’Inter hanno sempre fatto benissimo, lo dice la storia”. 

Podolski subito insomma, questo però potrebbe essere solo l’inizio. Non è un mistero che il tecnico nerazzurro abbia chiesto due esterni offensivi e se la prima maglia è andata al tedesco la seconda è ancora libera. Il sogno sarebbe Lavezzi, l’obiettivo più concreto, al momento, è Shaqiri. La visita del fratello-manager Erdin in quel di Appiano Gentile è stata, ovviamente, tutt’altro che casuale: con Ausilio c’è un’intesa di massima, ora però arriva il difficile. Trattare con il Bayern Monaco infatti è piuttosto complicato perché i bavaresi, forti delle loro floride casse, non ammettono sconti ai 15 milioni richiesti. 

Troppi per l’Inter, ma anche per la Juve che, non a caso, ha virato con decisione su Wesley Sneijder. “Uno così ci manca – ha ammesso Massimiliano Allegri. – L’obiettivo è quello di alzare il tasso tecnico della squadra, lui sarebbe sì un lusso, ma raggiungibile…”. Se non è un’investitura insomma poco ci manca. D’altronde la strategia di Marotta è chiara e comprensibile: per rinforzare un gruppo già fortissimo ci vogliono i top player, altrimenti meglio restare così. L’olandese fa parte della categoria, poi è chiaro che non viene da stagioni brillantissime (non giocherebbe in Turchia altrimenti…) ma la scommessa è piuttosto intrigante. “Ha il valore di una villa, però con una situazione particolare”, ha proseguito Allegri, lasciando intendere che la trattativa con il Galatasaray è avviata e tutt’altro che impossibile. 

Tutto fatto invece in casa Milan, dove da ieri c’è ufficialmente Alessio Cerci. Prima le visite mediche nella solita clinica, poi i test in quel di Milanello, infine la firma sul contratto che lo legherà in rossonero fino al 2018 (salvo in estate non arrivi un’offerta di 15 milioni all’Atletico Madrid, che Galliani potrà comunque pareggiare). “Sono felice di essere qui, mi volevano anche altre squadre, tra cui l’Inter, ma io ho sempre desiderato il Milan, punto e basta – ha spiegato l’esterno. – Mi sono sempre allenato e sto bene, anche se mi manca il ritmo partita”. 

Cerci avrà comunque qualche giorno per rimettersi al pari dei compagni. Causa motivi burocratici infatti il transfer non arriverà per il 6 gennaio (il mercato apre ufficialmente il 5) e il debutto, inizialmente previsto contro il Sassuolo nel giorno dell’Epifania, slitterà a sabato 10, quando, ironia della sorte, i rossoneri faranno visita al Torino, la squadra in cui il giocatore ha dato il meglio di sé. 

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