Per l’erogazione vera e propria bisognerà aspettare fino ad ottobre, ma quello di oggi rappresenta comunque un passaggio decisivo per lo sblocco dei fondi della terza rata del Pnrr. Dopo il via libera della Commissione Europea, il comitato economico e finanziario Ue, di cui fanno parte i rappresentanti dei ministeri dell’economia e che istruisce le discussioni e le decisioni Ecofin, ha espresso consenso al pagamento della terza rata di finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. La decisione definitiva sarà presa dai ministri dell’Ecofin, ma si tratta di un passaggio formale e ormai la strada sembra essere in discesa. E poi – da Salvini in giù e ultimamente un po’ anche la Meloni – la destra pensa ancora che l’Europa sia matrigna…
Italia: ad ottobre la terza rata del Pnrr da 18,5 miliardi
I soldi, come detto, arriveranno a inizio ottobre. In totale saranno 18,5 miliardi di euro che entreranno nelle casse dello Stato.
La prima richiesta di pagamento della terza rata era stata presentata dall’Italia a fine 2022, ma l’ok della Commissione Ue è arrivato solo a fine luglio, quando Bruxelles ha acconsentito al trasferimento sulla quarta rata dell’obiettivo sugli alloggi universitari.
Nella riunione di oggi, lunedì 11 settembre, il Comitato ha approvato la valutazione preliminare della Commissione relativa al rispetto di 54 dei 55 obiettivi concordati per il pagamento della terza rata. Il 55esimo riguarda appunto gli alloggi universitari. Tradotto in cifre: la prossima rata varrà 500 milioni di euro in più.
I membri del Comitato Ue hanno inoltre chiesto informazioni sull’impatto del Pnrr sul Pil, sull’accelerazione della spesa pubblica e sui meccanismi di controllo sull’uso dei fondi.
Italia: giorni decisivi per la quarta rata
Messa in cassaforte la terza rata, è già il momento di pensare alla quarta. Giovedì 14 settembre il Consiglio Ue dovrà pronunciarsi sulle modifiche relative alla quarta rata e approvare la proposta di decisione esecutiva che accoglie formalmente la modifica degli obiettivi. A questo punto, spiega il ministro dei rapporti con il parlamento Luca Ciriani, “sarà possibile presentare già a partire dal 20 settembre la richiesta di pagamento della quarta rata di 16,5 miliardi di euro, consentendone la sua erogazione entro la fine del 2023”. Complessivamente, dunque, entro la fine dell’anno, potrebbero arrivare da Bruxelles 35 miliardi di euro.
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