La più grande iniezione europea di capitali ha bisogno di strumenti di monitoraggio oltre a quelli diretti di attuazione. Il PNRR si appresta a diventare, sempre che l’Italia mantenga la rotta giusta, probabilmente il più efficace strumento di politica economica degli ultimi decenni. «Anche sugli obiettivi intermedi siamo ad un ottimo punto e ben prima del 30 giugno potremmo raggiungerli, anzi gran parte potranno essere raggiunti entro il 20 giugno», ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Per questo il neocostituito PNRR Lab, il laboratorio di SDA Bocconi per il monitoraggio degli investimenti del Piano diventerà una delle sentinelle sul campo per capire se l’Italia terrà la rotta.
Opererà anche nell’analisi dell’impatto economico, ambientale e sociale delle riforme e degli investimenti del Piano, sia a livello nazionale sia a livello locale. Fabrizio Pagani, presidente di M&M (Idee per un Paese migliore), coordinerà i lavori dell’Advisory Board del Laboratorio, pensato come spazio per attrarre investimenti collegati all’attuazione del piano europeo. I fondi dell’Unione Europea rappresentano infatti la più grande occasione di rilancio della competitività del Paese: 191,5 miliardi di euro (più 30 miliardi di fondo complementare) in arrivo dai 750 miliardi di euro stanziati dal fondo Next Generation EU. Gli oltre 220 miliardi andranno a finanziare riforme fondamentali in comparti strategici per mantenere l’Italia nella prima fascia delle economie globali (digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione, salute).
«Queste risorse possono fare da leva ad investimenti privati e possono moltiplicarsi. È necessario uno sforzo collettivo del sistema Italia: le riforme e gli investimenti devono migliorare il business environment del Paese e la sua capacità di attrazione di investimenti e capitale umano», ha dichiarato Fabrizio Pagani.
Cosa prevede il Pnrr Lab di SDA Bocconi
Sul piano del monitoraggio e della valutazione, il Lab della Bocconi metterà a punto un database di indicatori che consentirà di creare focus specifici, come l’M&M PNRR Radar e il Value for Society Barometer, ed elaborerà modelli di valutazione validi a tutti i livelli istituzionali. Tra gli obiettivi, inoltre, ci sarà il monitoraggio degli stadi di attuazione sul lato delle riforme e degli investimenti nei suoi tre assi strategici (digitalizzazione, sostenibilità, Mezzogiorno) e in alcune aree chiave (PA, rigenerazione urbana, formazione, innovazione, infrastrutture, sanità), offrendo anche un benchmark rispetto ad altri Paesi europei. Mapperà i meccanismi di attuazione a livello nazionale, regionale e locale, ricostruendo l’articolazione del processo di investimento e la coerenza con i tempi di spesa. Infine, proporrà azioni supplementari di modernizzazione della pubblica amministrazione.
Il PNRR Lab vede, tra i primi ad aderire come fondatori, Adecco, Ferrovie dello Stato, Snam, Intesa Sanpaolo, Enel Foundation e come altri partner, Assist Digital, Coima SGR, Engineering Ingegneria Informatica, Habacus, Pirelli e WindTre. A presiedere lo Steering Committee ci sarà Giovanni Valotti, professore di Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche alla Bocconi.