Entro il 30 giugno, il governo intende realizzare tutti gli investimenti e le riforme a cui è subordinata l’erogazione della seconda tranche di aiuti europei da 24,1 miliardi (in realtà 21, se si esclude l’anticipo già incassato dal nostro Paese nel 2021). Per riuscirci, scrive Repubblica, l’Esecutivo ha messo nero su bianco una road map molto dettagliata, in 45 punti, stesso numero dei “milestones e target” da centrare in base al Pnrr. Ad aprile erano stati raggiunti 14 obiettivi: entro il 31 maggio si punta a salire fino a 30, per poi chiudere gli ultimi 15 progetti a giugno.
I ministeri più impegnati in questo semestre sono quattro:
- ministero per la Transizione ecologica: 11 obiettivi, di cui otto da completare;
- ministero della Cultura: 5 obiettivi ancora da realizzare;
- ministero della Sanità: 5 obiettivi da portare a termine;
- ministero dell’Università: 4 obiettivi da completare.
Intanto, ieri la Camera ha approvato la riforma degli appalti: manca ora il via libera definitivo del Senato per centrare l’obiettivo entro il semestre. Un’altra legge in dirittura d’arrivo è quella sulla concorrenza, in cui il nodo principale da risolvere è stato quello sulle concessioni balneari da mettere a gara.
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5G
Sul versante 5G, dopo i 45 milioni per le isole minori, il ministro dell’Innovazione tecnologica, Roberto Colao, ha annunciato lo stanziamento di 3,4 miliardi del progetto “Italia a 1 Giga” per portare Internet veloce a circa 7 milioni di immobili in tutto il Paese. Sul bando da 3,6 miliardi lo Stato ha risparmiato 260 milioni: 1,8 miliardi sono andati a Open Fiber e 1,6 miliardi a Tim, rispettivamente con otto e sei lotti.
Sanità
Entro giugno vanno realizzati anche gli investimenti in sanità, che vanno da 1.350 case di comunità alla digitalizzazione degli ospedali e una spinta alla telemedicina per l’assistenza a distanza.
Lotta all’evasione e spending review
Il Mef punta a chiudere entro un mese il pacchetto contro l’evasione e già a maggio la ripartizione della spending review tra i ministeri: vanno tagliati 800 milioni nel 2023, 1,2 miliardi nel 2024 e 1,5 miliardi dal 2025.
Scuola 4.0
C’è poi il progetto scuola 4.0, per rendere più digitali circa 100 mila classi. Nell’ultimo decreto Pnrr è stata approvata anche la riforma del reclutamento degli insegnanti, ma con Bruxelles sarebbe in corso un’interlocuzione sull’idoneità dei meccanismi di incentivazione per gli scatti salariali.
Economia circolare e rifiuti
Infine, il Mite ha tra gli obiettivi per maggio la strategia nazionale per l’economia circolare e per giugno l’adozione di un programma nazionale per la gestione dei rifiuti, per aumentare recupero e riciclo.