Via libera al processo formale di revisione della quarta rata del Pnrr. La cabina di regia ha approvato le modifiche a 10 obiettivi dei 27 previsti. Le modifiche sono state condivise con la Commissione europea. La decisione è arrivata oggi al termine della riunione d’urgenza dal governo a Palazzo Chigi. “Questo percorso” di revisione dei target “porterà alla richiesta dell’intera quarta rata, non immaginando un definanziamento” ha detto il ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Oltre a Fitto, che ha presieduto la riunione, hanno partecipato in presenza i ministri Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Maria Elisabetta Casellati (Riforme istituzionali), Daniela Santanchè (Turismo), Carlo Nordio (Giustizia), Adolfo Urso (Imprese), Marina Calderone (Lavoro), Orazio Schillaci (Salute), Gennaro Sangiuliano (Cultura) e Gilberto Pichetto (Ambiente). Tutti i ministeri competenti erano rappresentati dagli staff tecnici. Presenti anche Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, a capo della nuova Struttura di missione del Pnrr, e il presidente dell’Anci Antonio Decaro.
Fitto: “mantenere fede al percorso stabilito”
Le modifiche approvate oggi alla quarta rata ci consentono “di mantenere fede al percorso stabilito“, e “ci consentirà di chiedere la quarta rata nei prossimi giorni” ha spiegato Fitto, al termine della cabina di regia.
“Andrò in Parlamento il 18 per la relazione semestrale, e penso di essere andato in Parlamento un numero di volte non paragonabile rispetto a quanto accaduto nei due anni precedenti. Il tema dei ritardi è particolare: non ho ancora ascoltato un riferimento preciso a un ritardo imputabile a noi che sia oggettivo” spiega il Ministro.
In conferenza stampa, Fitto ha poi commentato le richieste dell’opposizione a riferire alle Camere sui ritardi del Piano: “Siamo arrivati a una serie di dichiarazioni al di sotto di qualsiasi immaginazione, tra cui quella secondo cui avremmo convocato la cabina di regia dopo aver letto i giornali di oggi. Per questo ho fatto diffondere la cartellina”, aggiunge Fitto. Alla stampa è stato distribuito un fascicolo con la convocazione della riunione e una sintesi dei lavori.
Giorgetti: “stiamo gestendo la situazione”
“Chiaramente se la terza rata del Pnrr fosse entrata prima, sarebbe stato meglio. Stiamo gestendo però la situazione confidando che quanto prima questa benedetta terza rata venga finalmente somministrata” ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa. “Quello che auspico è, chiaramente, che queste risorse arrivino, se non arrivano, al momento siamo in grado di gestire la situazione”, ha aggiunto il ministro.
Quarta rata a rischio rinvio
Il commissario Ue Paolo Gentiloni, intanto ha affermato ieri che l’arrivo della terza rata Pnrr da 19 miliardi è ormai vicina (forse anche in settimana). Per via di alcuni ritardi accumulati, la quarta rata, invece, rischia di slittare al 2024. L’importo della rata ammonta a 16 miliardi di euro ma l’invio della domanda è slittata proprio per le modifiche attuate dal governo ad alcuni obiettivi. E su questo Gentiloni è stato categorico: “Posso dirvi che la Commissione non procederà mai a un esborso se non saranno raggiunti gli obiettivi. Per questo nello specifico la valutazione richiede tanto tempo: la terza richiesta è stata presentata alla fine dell’anno scorso e quindi i tempi sono molto più lunghi, sei mesi rispetto ai due ordinari. Comunque stiamo facendo questa valutazione molto approfondita, le autorità italiane stanno lavorando e penso che l’esercizio si concluderà tra breve”.
Critiche dall’opposizione. Schlein: “Meloni si assuma le sue responsabilità”
Il Partito Democratico passa all’attacco e critica duramente la decisione del governo. “La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del Pnrr e perché rischia di slittare anche la quarta, si ricordi che parliamo di risorse che riguardano investimenti strategici per le imprese, il lavoro e le vite delle persone e ottenerle è essenziale per far ripartire il Paese. Una cosa è certa: non possiamo perdere la storica opportunità del Pnrr perché il governo passa il suo tempo a difendere Santanchè, La Russa e Delmastro” ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein.