L’indice Pmi tedesco supera le attese e l’euro sale a 1,1 dollari. A marzo in Germania l’indice Pmi manifatturiero è salito a 52,4 da 51,1 di febbraio, ai massimi da 8 mesi. E’ la stima Markit.
L’indice destagionalizzato Markit flash Germany composite output index sale a 55,3 da 53,8 di febbraio, segnando una continua crescita del settore privato e il più alto in 8 mesi.
La Germania è al 23mo mese di crescita e l’indice di espansione è stato il più marcato da luglio dello scorso anno. L’indice dei servizi è a 55,3 da 54,7 di febbraio, il più alto degli ultimi sei mesi. L’indice Germany manufacturing output è a 55,4 da 52,2 di febbraio, in più alto in undici mesi.
In generale è l’attività del settore privato in tutta la zona euro ad aver accelerato oltre le attese a marzo, a segnalare come probabilmente l’estensione del programma di Quantitative easing della Bce ai titoli di Stato stia già mostrando i suoi frutti, anche se le imprese hanno proseguito nella politica di taglio dei costi per sostenere il proprio business.
E’ quanto emerge dai numeri preliminari del Pmi (Purchasing managers’index) elaborato da Markit sulla base di un’indagine congiunturale tra i direttori acquisti.
L’indice composito, sintesi di manifattura e servizi, è salito a 54,1, il picco da maggio 2011, da 53,6 di febbraio, confermandosi oltre la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e contrazione. Le attese si attestavano a 53,3.
Il Pmi manifattura è salito a 53,5 da 52,1 di febbraio (51,5 il consensus) e l’indice relativo ai servizi è passato a 54,3 da 53,7.