Nei primi tre mesi dell’anno 455 realtà imprenditoriali hanno utilizzato il contratto di rete dando vita così a 94 nuove reti, ovvero forme di collaborazione che consentono di mettere a fattore comune risorse e capacità con l’obiettivo di acquistare maggiore forza competitiva, produttiva e commerciale. Lo riferisce il terzo osservatorio Intesa Sanpaolo – Mediocredito Italiano sulle Reti d’Impresa.
Il totale dei contratti registrati a fine marzo sale così a 792 con 4.091 imprese coinvolte. Lombardia, Emilia Romagna e Toscana guidano la classifica delle regioni più attive. In particolare, le prime due sono le artefici della forte accelerazione registrata nell’ultimo trimestre 2012.
Lo studio di Intesa Sanpaolo – Mediocredito Italiano evidenzia come la rete consente di valorizzare al meglio la complementarietà industriale delle imprese. L’83% delle reti è composta da imprese specializzate in comparti produttivi differenti. Inoltre, il 31% sono di piccole dimensioni o addirittura imprese cosiddette micro (51,2%), esattamente le realtà che hanno maggior bisogno di accrescere la loro capacità di fare innovazione, vendere, esportare, creare marchi e che difficilmente ci riuscirebbero potendo contare solo sulle proprie forze. Industria in senso stretto e servizi sono i due macrosettori più rappresentati e raccolgono il 76,1% delle imprese in rete; significativa è anche la presenza della filiera delle costruzioni e immobiliare e di imprese dell’industria agro-alimentare.
Lo studio si sofferma poi sui risultati del settore manifatturiero nel corso del 2011: le imprese coinvolte in contratti di rete hanno registrato un aumento di fatturato del 10,1% contro il 4,6% di quelle non in rete e il differenziale si allarga ulteriormente se si considerano gli anni precedenti.
Tuttavia, le reti di impresa per decollare necessitano di formazione e di finanziamenti specifici. Tra il 2012 e il 2013 sono nati tre Laboratori regionali per le Reti d’Impresa (Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna), attivati da Intesa Sanpaolo con associazioni datoriali locali ed enti di ricerca, per promuovere la conoscenza di questo strumento e agevolare l’incontro tra potenziali partner. Sul fronte dei finanziamenti un’opportunità importante è la provvista che la Banca Europea per gli Investimenti ha reso disponibile affinché pmi e imprese “mid-cap” possano raggiungere gli obiettivi strategici del contratto di rete, di cui Mediocredito Italiano fino ad oggi ha deliberato finanziamenti per oltre 22 milioni di euro.