Il settore manifatturiero in Italia registra all’inizio del secondo trimestre una buona crescita, la più forte in quattro mesi, con la ripresa della produzione spinta dall’aumento dei nuovi ordini. L’indice destagionalizzato Pmi Markit/Adaci sul manifatturiero, che misura lo stato di salute delle condizioni operative, è salito ad aprile a 53,9 da 53,5 di marzo segnalando il miglioramento delle condizioni operative più elevato del 2016. L’indice inoltre si è mantenuto leggermente al di sopra della media del 2015 ed è stato superiore alle attese.
I livelli della produzione delle imprese manifatturiere italiane hanno mostrato ad aprile l’aumento maggiore in quattro mesi, sottolinea MarkitEconomics, con un tasso di crescita in ulteriore aumento dal recente valore minimo di febbraio. I produttori di beni di investimento hanno registrato l’aumento della produzione maggiore, seguiti dai produttori di beni di consumo e poi da quelli di beni intermedi. A causare il generale miglioramento delle condizioni manifatturiere è stato l’ennesimo forte aumento dei nuovi ordini, il quindicesimo consecutivo su base mensile.
I dati dell’indagine raccolti ad aprile hanno mostrato un incremento della domanda sia dal mercato nazionale che da quello estero. Senza alcun dubbio gli ordini esteri sono aumentati notevolmente e ad un tasso leggermente più veloce dei nuovi ordini totali.
L’ottima performance dell’Italia ha contribuito alla crescita del Pmi nell’Eurozona, che ad aprile si attesta a 51,7, al di sopra della stima flash di 51,5 e dal finale di marzo di 51,6. La crescita europea rimane comunque debole, in particolare a causa dell’intensificarsi della contrazione francese, mentre ha accelerato il manifatturiero in Germania: secondo l’indagine di MarkitEconomics il dato è salito a 51,8 da 50,7 di marzo, ai massimi da tre mesi. Risultato però inferiore alle attese e allla stima che era di 51,9.