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Pmi, a Milano boom di tech e farmaceutica

In occasione della seconda edizione di Manifatture Aperte 2019, Banca IFIS ha presentato il Market Watch Pmi dedicato all’area metropolitana di Milano: i ricavi rallentano ma fanno meglio del resto del Paese, ripartono gli investimenti.

Pmi, a Milano boom di tech e farmaceutica

Milano corre, ma quanto davvero? E quanto è in grado di restituire al Paese? A queste ed altre domande si è provato a rispondere in occasione della seconda edizione di Manifatture Aperte 2019, l’evento milanese dedicato alle Pmi. “Milano c’è e le Pmi del suo territorio sono eccellenze italiane. Eppure anche da qui c’è, paradossalmente, una fuga di cervelli”, ha commentato Raffaele Zingone, Responsabile Direzione Centrale Affari del Gruppo Banca IFIS, che per l’occasione ha confezionato un’edizione speciale del suo Market Watch Pmi, tutto dedicato area metropolitana di Milano. Un’area urbana integrata che, con oltre tre milioni di abitanti, 133 comuni su un’estensione di 1.575 chilometri quadrati e fitta rete di imprese di piccola e piccolissima dimensione, è la terza area più popolata d’Europa dopo Londra e Parigi.

Banca IFIS delle Pmi milanesi ha analizzato i bilanci, il business e la capacità di innovazione ed è venuto fuori che, per quanto i ricavi abbiano subito un rallentamento, sono tornati a crescere gli investimenti: +3,53% anno su anno per 7,66 miliardi di euro. La Lombardia infatti è la prima regione per finanziamenti deliberati con la legge a Nuova Sabatini, mentre Milano è nelle prime tre province per numero di domande al Fondo di garanzia per le Pmi. I due settori trainanti, che rappresentano un quarto delle Pmi della Grande Milano, sono la tecnologia (15,9%), una vera e propria eccellenza, e la chimica-farmaceutica (8%). Più contenuta, rispetto alla media italiana, la presenza del comparto delle costruzioni (36,5% contro il 42,3% nazionale). Le Pmi a Milano dimostrano comunque, anche se in rallentamento, ricavi superiori alla media (5,6 milioni di euro di media contro i 4,6 milioni della media italiana).

Le imprese, che dimostrano buona capacità di rimborso dei debiti finanziari, sanno ben coniugare la capacità di investire con un intenso uso degli strumenti di finanza agevolata. “In un mercato – ha aggiunto Zingone durante il suo intervento alla tavola rotonda «Come finanziare la nuova manifattura» – in rapida evoluzione ed estremamente competitivo dove il prodotto, anche quello bancario, è diventato una commodity la differenza vera la fanno i modelli di distribuzione, le tempistiche ma soprattutto quel filo invisibile che lega gli uomini e che si chiama fiducia. Per questo Banca IFIS ha deciso di arricchire il suo costante dialogo con le PMI, sostenendo le imprese non solo con il credito ma con una continua osmosi di informazioni, fornendo nuove prospettive utili ad orientare le decisioni strategiche e di conseguenza il business”.

Dai Big Data analizzati dal Market Watch Pmi di Banca IFIS sono infine emersi anche tre macro-trend. Per quanto riguarda innovazione tecnologica, formazione e sostenibilità, Milano risulta avere un’attenzione più alta rispetto alla media italiana: nella sua area metropolitana si concentrano incubatori e prototipi ad alto contenuto tecnologico, l’area metropolitana è inoltre riconosciuta come un vivace hub per la formazione e la ricerca di soluzioni eco-sostenibili è il nuovo driver dello sviluppo. In merito a questo ultimo “topic”, il web riconosce e valorizza l’impegno dell’amministrazione ma chiede fortemente alle Pmi di giocare un ruolo da protagonista. Gestione dei rifiuti, prodotti ecosostenibili, cicli produttivi a zero scarti e basso impatto: questa la mission.

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