Il dado è tratto. Dopo la lunghissima regular season da 82 partite la miglior squadra in assoluto esce come da pronostico dalla Western Conference: sono i San Antonio Spurs finalisti dello scorso anno, che trascinati anche da un ottimo Belinelli (diventato titolare del quintetto di coach Popovich e vincitore della gara del tiro da 3 punti all’All Star Game) hanno chiuso con 62 vittorie, di cui ben 30 in trasferta. Il 75,6% di vittorie dunque, meglio del 68,3% di Indiana che si aggiudica la classifica dell’Est spuntandola alla fine sui campioni in carica dei Miami Heat.
A testimoniare il livello superiore dell’Ovest c’è anche la beffa dei Phoenix Suns, fuori dai playoff pur totalizzando un buon 58% di vittorie: meglio di questa percentuale, ad Est, solo Pacers e Heat, mentre acciuffa l’ultimo posto utile Atlanta pur collezionando più sconfitte che vittorie (46,3%).
Deciso dunque il tabellone dei playoff, con l’ultima notte che ha offerto uno scossone per ognuna delle due conference, con Washington che aggancia Brooklyn al quinto posto ad Est e la supera grazie agli scontri diretti, mentre Memphis (grazie ai liberi di Mike Conley a 1” dalla fine del supplementare) vince la sfida diretta contro Dallas e diventa settima, relegando i Mavericks all’ottavo posto.
A livello individuale, vince la classifica dei marcatori Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder con 32 punti di media e davanti a Carmelo Anthony dei New York Knicks, appena fuori dai playoff con il nono posto finale. Solo terzo LeBron James, mentre la graduatoria dei rimbalzisti è dominata da DeAndre Jordan dei Los Angeles Clippers e quella degli assist dal compagno di squadra Chris Paul, che ne ha serviti più di 10 a partita.
Ecco gli accoppiamenti:
Eastern Conference
(1) Indiana-(8) Atlanta
(4) Chicago-(5) Washington
(3) Toronto-(6) Brooklyn
(2) Miami-(7) Charlotte
Western Conference
(1) San Antonio-(8) Dallas
(4) Houston-(5) Portland
(3) LA Clippers-(6) Golden State
(2) Oklahoma City-(7) Memphis