Edison inaugura la centrale idroelettrica di Pizzighettone (CR) sul fiume Adda e conferma lo sviluppo nelle rinnovabili quale asse strategico di crescita della società. L’impianto di Pizzighettone, una centrale mini idro ad acqua fluente da 4,3 MW, è pienamente integrato nel territorio del Parco Adda Sud grazie alla sua struttura interrata e alla presenza di un apposito passaggio che permette la risalita dei pesci. La centrale produce energia sostenibile in grado di soddisfare i bisogni di 6.000 famiglie evitando l’emissione nell’aria di circa 8.000 tonnellate di anidride carbonica.
Con la centrale di Pizzighettone, Edison riprende il percorso industriale iniziato quasi 120 anni fa proprio sulle sponde dell’Adda, dove nel 1898 ha realizzato quello che all’epoca era il più grande impianto alimentato ad acqua d’Europa e il secondo al mondo.
“L’impianto di Pizzighettone è un nuovo tassello nello sviluppo di Edison che torna sul fiume Adda per proseguire il proprio percorso verso un futuro di energia sostenibile – dichiara Marc Benayoun, amministratore delegato di Edison -. Abbiamo un piano di investimenti da 1 miliardo di euro nel periodo 2017-2020, se consideriamo solo l’Italia: più di due terzi saranno destinati alle rinnovabili e all’efficienza energetica. Puntiamo a rafforzare la nostra posizione di operatore di riferimento in questo settore, con l’obiettivo di portare la nostra generazione elettrica da fonti rinnovabili dall’attuale 25% al 40% entro il 2030”. Più che soddisfatto il sindaco di Pizzighettone Luca Moggi.
L’impianto idroelettrico inaugurato da Edison è ad acqua fluente e sfrutta un salto idraulico già esistente, integrato da uno sbarramento mobile che ne ottimizza la gestione, per produrre mediamente 18 milioni di KWh all’anno. L’energia generata dall’acqua grazie a due turbine Kaplan ad asse orizzontale, è equivalente al consumo annuo di 6.000 famiglie, evitando l’emissione nell’aria di circa 8.000 tonnellate di anidride carbonica. Il locale turbine, che ospita i due generatori e i trasformatori con i quadri elettrici, è totalmente interrato e contribuisce alla piena integrazione della centrale nel territorio circostante.
Indine, lungo la sponda destra del fiume è stata costruita una “Scala pesci” – ossia un passaggio artificiale che consente alla fauna ittica di risalire le acque e ne garantisce il ripristino in un tratto di Adda (dal lodigiano al fiume Po e da lì fino al Mare Adriatico) che si era impoverito per via del salto dell’acqua. Il progetto ha previsto il consolidamento della traversa del fiume attraverso il riempimento di una depressione del fondo del fiume che si era formata a valle della traversa stessa. L’attività di stabilizzazione dell’alveo è stata realizzata, in accordo con AIPO – Agenzia Interregionale per il Fiume Po – utilizzando il materiale proveniente dagli scavi della centrale.
Edison si è poi impegnata nel progetto di riqualificazione di un campo da calcio nei pressi della centrale e che verrà donato alla comunità di Pizzighettone.
I lavori di costruzione della centrale sono iniziati a giugno del 2015 e sono stati caratterizzati da alcuni momenti inaspettati come il ritrovamento di un mulino del ‘700 e di una bomba inesplosa della Seconda Guerra Mondiale, verosimilmente di fabbricazione americana sganciata in uno dei circa 60 bombardamenti che hanno colpito il ponte ferroviario. L’ordigno è stato fatto brillare, mentre i resti del mulino sono stati oggetto di un progetto di valorizzazione con il Gruppo Volontari Mura di Pizzighettone e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Il parco idroelettrico di Edison ha una potenza complessiva di circa 1.100 MW: 1030 MW sono generati da 35 impianti di grande taglia, 70 MW da 37 centrali mini-idro. Nel 2016 la produzione idroelettrica complessiva di Edison è stata pari a 2,5 TWh.
L’impegno nelle rinnovabili di Edison si estende anche all’energia eolica, settore in cui la società opera attraverso E2i Energie Speciali, con 600 MW di potenza installata per una produzione che nel 2016 ha raggiunto 1,1 TWh. Nei prossimi mesi E2i Energie Speciali sarà impegnata nello sviluppo di altri 165 MW di capacità eolica che sono frutto dell’ultima procedura di asta competitiva indetta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Completano il parco di generazione sostenibile della società 19 MW di impianti fotovoltaici e a biomasse.