Più della metà dei componenti usati nell’iPhone5 sono stati realizzati da società giapponesi. Secondo un recente rapporto di Fomalhaut Techno Solutions, una società di ricerca specializzata nell’analisi di prodotti di elettronica di consumo, che ha smontato il ‘giocattolo’ e visionato i suoi mille e passa componenti al microscopio, il Giappone resta all’avanguardia nella manifattura di prodotti della telecomunicazione, anche se da molto tempo non domina più il mercato dei must-have gadget.
Minatake Kashio, della Fomalhaut Techno Solutions, ha identificato il produttore sulla base della forma e del contrassegno del singolo pezzo o sulla base di conversazioni con fonti ben informate. Nel suo rapporto rivela che l’iPhone 5 conta il 5% in più di componenti rispetto al suo predecessore. Murata Manufacturing Co. ne ha fornito il maggior numero, compresi più di 400 condensatori, di cui uno all’avanguardia, perché capace di accomodare 100 pellicole di ceramica dentro un contenitore di 0,2 millimetri. L’iPhone 5 contiene anche i transistor e le bobine più piccoli al mondo, prodotti dalla TDK e dalla Rohm appositamente per l’iPhone 5. Pure lo schermo a cristalli liquidi è stato prodotto in Giappone dalla Japan Display.
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