La lunga attesa del mondo della moda italiana è finita. Inizia oggi, infatti, una delle maggiori fiere mondiali dell’abbigliamento maschile che, come ogni anno, è di casa a Firenze, presso la Fortezza Da Basso: Pitti Uomo, giunta ormai alla sua 87sima edizione e che durerà fino al 16 di gennaio.
A dare il via alle danze (quattro giorni fitti di impegni, in contemporanea con le sfilate londinesi), stamani, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio c’erano il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Centro Moda Stefano Ricci e il presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto.
Per le imprese italiane del settore si tratta di qualcosa di più di una semplice (per quanto grande) fiera. Pitti Uomo rappresenta, infatti, un appuntamento imperdibile, capace, di dettare, o addirittura invertire, un trend, portando tutto il settore dentro una nuova fase.
Una nuova fase che, in questo caso, sembra portare con sè una ventata di fiducia, oltre ad alcune sorprese, come l’annuncio, da parte del ministro Calenda, della ripartizioni dei fondi destinati al settore moda, che dovrebbero essere 15 dei 261 milioni di euro stanziati complessivamente dal Governo per favorire l’internazionalizzazione delle imprese del made in Italy. Internazionalizzazione che, sempre di più, è diventata una parte vitale in ogni progetto di sopravvivenza ad alti livelli nel mondo della moda.
Moltissimi, al solito, i marchi presenti alla kermesse: saranno ben 1.119 (nuovo record assoluto) le case che presenteranno le loro collezioni invernali. Il 40% di queste saranno straniere, un lotto all’interno del quale spicca, almeno nelle aspettative, “Born in the Usa”, contenitore dell’offerta di 20 marchi made in America selezionati da Liberty Fairs, che sarà ospitato nella nuova location degli Archivi in Fortezza da Basso.
E insieme ai marchi, saranno internazionali anche molti dei visitatori della fiera, che, secondo le previsioni, saranno almeno 30mila persone, in linea con quanto avvenuto lo scorso anno.
Il tema dell’edizione sarà Walkabout Pitti, un inno alla camminata: “È paradossale – ha dichiarato l’Ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone in un’intervista riportata da Milano Finanza – quanto ci si muova in maniera virtuale grazie alla rete e quanto poco si cammini fisicamente. Credo perciò che questo tema guida avrà molto successo perché espressione di un’esigenza di vita in generale, anche alla luce del diffondersi di una tendenza fortissima verso un abbigliamento luxury performante”.
Troppi, ovviamente, i marchi, per poterli elencare tutti: spiccano Marni, Hood by air, Alberto Premi Design, ma anche lo show di Andrea Incontri o T.Lipop, così come Arrivo, firmata da Mattero Gioli e Stefano Ughetti. E ancora, Unconventional, che ospita le ultime novità degli stili underground, e le diverse sezioni dedicate ad avanguardia da Svezia e Corea del Sud e gli spazi Play, Touch e L’altro Uomo. Insomma, ci sarà da divertirsi, nel corso di questi quattro intensissimi giorni di alta moda.