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Pitti Uomo 2024 al via a Firenze tra guest designer internazionali e grandi eventi

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Parte oggi Pitti Immagine Uomo 2024. Fino al 14 giugno la Fortezza da Basso di Firenze ospiterà la 106esima edizione dell’evento dedicato alle novità del menswear per la stagione primavera estate 2025. Tra sfilate, show, mostre, debutti inediti e grandi ritorni, il calendario è molto fitto, con un totale di 790 brand, il 44% dei quali esteri, che presenteranno le proprie collezioni.

Il titolo di questa edizione, Pitti Lemon, è stato pensato e disegnato dall’illustratore Giordano Poloni, che collabora con The New York Observer, The Guardian, Los Angeles Times e sarà rappresentato a tutto tondo anche negli allestimenti in Fortezza da Basso, curati dall’architetto Alessandro Moradei, e nella scelta gli ospiti degli eventi che lavorano con spirito ludico su fantasie, geometrie e colori.

Le sezioni espositive di Pitti Uomo sono suddivise in cinque aree principali: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out.

Pitti Uomo 2024 sempre più internazionale

L’evento si è aperto con la cerimonia inaugurale la consegna del premio Pitti immagine alla carriera a Hirofumi Kurino, co-founder e senior creative director di United arrows, mentre il premio Pitti immagine uomo 2024 è andato a Ecoalf, ritirato dal presidente Javier Goyeneche.

L’edizione 106 del Pitti Uomo sarà all’insegna dell’internazionalità. Tra i protagonisti spiccano nomi di rilievo in location di valore storico-culturale come Paul Smith, Marine Serre e Pierre-Louis Mascia. Ad aprire le danze sarà proprio Smith che torna a Pitti dopo quasi 30 anni (nel 1993 fu ospite del salone) con un evento a Villa Favard in cui presenterà la sua collezione uomo. La guest designer francese Marine Serre arriverà invece il 12 giugno a Villa di Maino con una un’attesa sfilata-evento in cui manderà in passerella la sua collezione uomo. Poi ci sarà il debutto in passerella di Pierre-Louis Mascia, che il 13 giugno animerà il Tepidarium del Roster con le sue stampe coloratissime, e il lancio della prima capsule collection da uomo di Plan C, il brand diretto da Carolina Castiglioni (dieci look estivi dal tocco genderless). 

Pitti Uomo 2024 tra tradizione, oriente e sostenibilità 

Gli occhi del Pitti Uomo saranno concentrati anche sull’oriente con il focus “China Wave” che porterà a Firenze il meglio della moda uomo cinese, con brand selezionati dalla China National Garment Association, promuovendo l’abbigliamento cinese di qualità a livello internazionale.

Nel corso dell’evento, grande risalto sarà dato anche alla sostenibilità, con i 10 talenti emergenti in mostra nell’area S Style. Tra le novità al salone anche la presenza di Missoni, che lancerà la nuova collezione uomo ispirata alla figura iconica di Ottavio ‘Tai’ Missoni. 

Tornerà a Firenze anche Superga, che presenterà una retrospettiva che celebra la sua storia, mentre Rag & Bone – recentemente acquisito dal gruppo Guess – partecipa per la prima volta con uno spazio indipendente per il suo denim dall’estetica newyorkese. 

Tra i debutti, quello del marchio Trc, nato dalla collaborazione tra Candiani e Grassi (due storiche realtà tessili italiane), quello di Dirty London (il nuovo brand di Juicy Couture) e quello dell’artista peruviano Rafael Lanfranco che presenterà la sua linea di personaggi e ceramiche “Perujis”, reinterpretando gli archetipi latinoamericani attraverso la Pop art contemporanea. 

Si celebreranno infine tre anniversari, Tombolini e i suoi 60 anni (con la capsule collection Ultra Light), Daniele Fiesoli che festeggia la sua 70/a collezione con un evento al Teatro Niccolini e Gas che per i suoi 40 anni propone una collezione sporty chic. 

La moda maschile italiana

In attesa di Pitti Uomo 2024, ma anche delle sfilate milanesi in programma dal 14 al 18 giugno, a metà maggio il centro studi del Sistema Moda Italia ha scattato una fotografia della moda maschile italiana che ha chiuso il 2023 con un fatturato pari a 11,85 miliardi, in aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Una cifra che copre il 18,5% della filiera Tessile-Abbigliamento italiana. Con riferimento ai singoli micro-comparti, tutti hanno archiviato il 2023 con variazioni positive, ad eccezione della confezione in pelle, che ha registrato una flessione del -0,6%. A crescere maggiormente sono le cravatte, in aumento del +7,6%, seguite dalla camiceria, che ha mostrato un recupero del +7,4%.

Il valore della produzione ha chiuso il 2023 in crescita del +3,3%, mentre parlando dell’interscambio con l’estero, l’export ha mantenuto il suo ruolo di primo piano per la moda maschile italiana, concorrendo al 74,5% del fatturato. Su base annua le esportazioni di settore fanno registrare una variazione positiva del +6,6%, superando gli 8,8 miliardi di euro. Di contro, l’import ha segnato un ribasso del -2,3% e cala a 5,6 miliardi circa. Alla luce di queste dinamiche di export ed import, nel 2023 il settore ha sperimentato un aumento del saldo commerciale, che risulta in attivo per 3,2 miliardi di euro.

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