Pirelli è vicina a dire addio a Piazza Affari dopo oltre un secolo di permanenza sul listino milanese. L’Opa lanciata da Marco Polo Industrial Holding, il veicolo di ChemChina e di Camfin, si è conclusa con adesioni pari al 70,6% dei titoli in oggetto.
In questo modo Marco Polo, che aveva già acquistato direttamente il 33% circa del capitale, arriva circa all’87% di Pirelli, un quota sufficiente a far scattare la fusione tra Marco Polo e Pirelli funzionale al delisting della Bicocca. Tuttavia, è prevedibile che con la riapertura dei termini dell’offerta Marco Polo arrivi a detenere già una quota sufficiente a ritirare il titolo dal listino.
In seguito al superamento della soglia del 50% del capitale ordinario da parte di Marco Polo Industrial Holding, inoltre, Pirelli ribadisce che alla data di pagamento (20 ottobre 2015) si verificherà un evento di “change of control” ai sensi di due finanziamenti facenti capo a Pirelli International Ltd e garantiti da Pirelli & C. S.p.A. e Pirelli Tyre S.p.A.
A seguito di tale evento, i creditori dei prestiti “US Private Placement”, per un importo di 150 milioni di dollari USA, e di uno “Schuldschein”, per un importo residuo ad oggi pari a euro 43 milioni, avranno pertanto la possibilità di richiederne il rimborso anticipato per un importo nominale complessivo massimo pari, ad oggi, a circa 176 milioni di euro. Eventuali richieste di rimborso anticipato sarebbero soddisfatte mediante linee di credito già disponibili e senza necessità di ricorrere a nuovi finanziamenti.