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Pirelli: utili inferiori alle attese, slitta il piano

La società di pneumatici ha registrato nei primi nove mesi ricavi e utile in lieve aumento ma il contesto difficile del mercato auto incide sulle aspettative – Rivisti al ribasso i target 2019 – Titolo in caduta a Piazza Affari

Pirelli: utili inferiori alle attese, slitta il piano

Dopo l’annuncio dello slittamento al primo trimestre 2020 del nuovo piano industriale, cadono le azioni Pirelli in Borsa. Il titolo della società di pneumatici perde il 6% a 5,4 euro per azione e guida i ribassi delle Blue Chip a Piazza Affari.

Il gruppo ha presentato martedì 29 ottobre a mercati chiusi i conti del terzo trimestre, con ricavi sopra le attese e utili inferiori al consensus. I ricavi superano di poco i 4 miliardi di euro, in crescita del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 6,7% nel solo terzo trimestre. Il gruppo risente della crisi dell’auto (-5,9% le vendite del periodo) ma i ricavi High Value salgono del 7,5% a 2.719,9 milioni di euro grazie al rafforzamento in tutte le aree geografiche. Incidenza sul fatturato in aumento al 67,4% dal 64,5% al 30 settembre 2018. E’ in crescita, seppur di poco, pure l’utile netto di attività in funzionamento, del 2% a 385,7 milioni di euro (378,1 milioni di euro al 30 settembre 2018).

L’Ebit Adjusted cala a 685,0 milioni di euro (700,1 milioni di euro al 30 settembre 2018), con un margine Ebit Adjusted pari al 17,0% (17,8% al 30 settembre 2018), anche per maggiori costi di insaturazione della capacità Standard legati a una minore produzione per ridurre le scorte. L’indebitamento sale di oltre 1 miliardo: la Posizione Finanziaria Netta – escluso impatto IFRS 16 – è negativa per 4.002,3 milioni di euro (-4.480,2 milioni di euro includendo l’impatto IFRS 16 pari a 477,9 milioni di euro) rispetto ai 3.180,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018 per la consueta stagionalità del capitale circolante e il pagamento di dividendi per 177 milioni di euro.

Per quanto riguarda i target del 2019, Pirelli ha confermato si attendono ricavi pari ad almeno 5,3 miliardi di euro, in crescita di circa il 2,5% (fra +1,5% e +2,5% la precedente indicazione, quindi la forbice massima in questo caso). Il Margine Ebit adjusted è stato ridimensionato fra il 17% ed il 17,5% (fra 18% e il 19% la precedente indicazione).

Il gruppo ha così deciso di rinviare al primo trimestre 2020 il nuovo piano industriale: una decisione spiegata con la necessità di approntare da subito misure di significativa riduzione dei costi che consentano un abbassamento del punto di break-even dei conti già per il 2020.

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