Pirelli ha chiuso il 2011 con ricavi pari a 5,654 miliardi, in rialzo del 16,6% rispetto al 2010, e con un utile netto complessivo balzato a 440,7 milioni, contro i 4,2 milioni del 2010, dopo un impatto positivo di 128 milioni per imposte differite attive pregresse. Il Cda proporrà un dividendo di 0,27 euro per azione ordinaria, in aumento rispetto ai 0,165 euro dell’esercizio precedente, e di 0,34 euro per azione di risparmio (da 0,229 euro).
Sulla scia di questi numeri, il titolo Pirelli è balzato nel primo pomeriggio a Piazza Affari del 3,84%.
La società ha raggiunto inoltre i target 2011 di profittabilità e debito. Il margine ebit consolidato è al 10,3%, il margine ebit tyre all’11,5%. La posizione finanziaria netta è passiva per 737,1 milioni (-455,6 mln a fine 2010), rispetto alla previsione di circa 750 milioni, dopo investimenti in crescita del 43%, a 626 milioni.
Nel 2011 il risultato operativo (ebit) post oneri di ristrutturazione ammonta a 581,9 milioni, in crescita del 42,7% rispetto al 2010, con un margine ebit al 10,3% (8,4% nel 2010). Il risultato netto delle attività in funzionamento è pari a 312,6 milioni (+37,1%).
Nel Tyre i ricavi sono stati pari a 5.601,6 milioni (+17,4%), con le vendite del segmento premium in crescita del 27,3% a 1.844 milioni. Il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ammonta a 643,9 milioni(+42,1%), con un margine ebit dell’11,5%. Il cash flow della gestione operativa è positivo per 215,5 milioni.