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Pirelli, nessun impatto del Coronavirus sulla produzione

Pirelli rassicura il mercato ed esclude impatti “sulle sue attività produttive” legati all’emergenza coronavirus

Pirelli, nessun impatto del Coronavirus sulla produzione

Nel clima generale di coprifuoco e di paura in cui è precipitata sempre più Milano e la Lombardia, epicentro dell’epidemia di coronavirus in Italia, Pirelli lancia un segnale al mercato. La società guidata da Tronchetti Provera “esclude impatti sulle sue attività produttive”, si legge in una nota, nella quale si precisa che “Pirelli si è attivata da subito per dare continuità a tutte le attività di business, che quindi rimangono garantite”.  

Ad oggi il mercato italiano pesa per il 5,8% sui ricavi produttivi del gruppo, mentre la produzione di pneumatici Car vale il 7,5% di quella totale.

“Le persone necessarie a garantire la produzione, la cui salute è la priorità assoluta e per questo tutelate con tutte le possibili precauzioni sanitarie, sono al lavoro negli stabilimenti di Settimo Torinese e di Bollate”, rassicura Pirelli.

La società sottolinea inoltre che il decreto dell’8 marzo approvato dal Governo consente il trasporto su gomma da e per le zone a “contenimento rafforzato” e quindi il trasporto merci non sarà soggetto ad “impatti significativi”.

Per quanto riguarda la situazione all’estero, la società fa sapere che “le altre realtà Pirelli nel mondo sono pienamente operative e anche la situazione in Cina, dove l’azienda ha acquisito un’importante esperienza, sta rapidamente tornando alla normalità”. 

Le rassicurazioni diffuse da Pirelli sembrano aver convinto gli investitori. A beneficiarne è stato anche il titolo Pirelli in Borsa che in uno dei giorni più neri nella storia di Piazza Affari degli ultimi decenni ha limitato le perdite a -4,37%, l’unico “salvarsi” da crolli che hanno toccato il 20% per alcune blue chips come Eni.

Intanto anche Pirelli, in questo momento così difficile per il Paese, sta raccogliendo fondi da destinare subito all’ospedale Sacco di Milano. Lo ha detto Marco Tronchetti Provera elogiando l’iniziativa di Intesa San Paolo che ha donato 100 milioni.   

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