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Pirelli: l’utile 2022 sale ma il Golden Power fa slittare l’assemblea di bilancio a fine giugno

Imagoeconomica

Che sviluppi avranno i rapporti tra Pirelli e gli azionisti cinesi? Si consoliderà l’asse italiano Tronchetti Provera-Brembo e il Governo frenerà il ruolo dei cinesi applicando le norme del Golden Power che tutelano l’italianità delle imprese strategiche ma che non piacciono al mercato? Sono interrogativi che ieri hanno pesato sull’andamento del titolo in Borsa che ha perso il 6,4% e che proprio per l’effetto Golden Power, notificato alla società il 6 marzo, hanno indotto il Cda a far slittare l’assemblea di bilancio da fine maggio al 29 giugno.

Al di là degli sviluppi societari futuri, Pirelli è in piena salute e l’utile sale.

Pirelli rinvia l’Assemblea per il nodo Golden Power

La compagnia cinese, dopo la recente fusione con ChemChina, è l’attuale maggiore azionista del gruppo, attraverso la controllata Marco Polo International, con una quota del 37%, seguito dal 14,1% di Camfin (la holding finanziaria di Tronchetti Provera) e dal 6% di Brembo. Un mese fa la stessa compagnia cinese aveva smentito ogni idea di vendita della propria partecipazione, mentre a livello globale cresceva la tensione tra Cina e Occidente.

In seguito al rinnovo del patto parasociale del 16 maggio 2022 tra China National Chemical Corporation (Cnrc), Marco Polo International, Camfin e Marco Tronchetti Provera & C, l’azionista cinese aveva notificato al Governo i cambiamenti ai sensi della normativa del Golden Power. Le modifiche al patto però sono diventate effettive solo con la convocazione dell’Assemblea, avvenuta lo scorso 6 marzo. Il rinnovo del patto parasociale è previsto entri in vigore con la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea. Per questo Sinochem (Cnrc) ha chiesto al Cda di posticipare l’Assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2022 al 29 giugno 2023 (invece di martedì 30 maggio). In modo da dare al Governo il tempo di esprimersi e alla società di convocare l’Assemblea con un ordine del giorno definitivo.

Pirelli, conferma risultati 2021 positivi ma sul titolo pesa il nodo Golden Power

Pirelli ha approvato i risultati 2022 definitivi e proposto la distribuzione di un dividendo di 0,218 euro per azione. In particolare, come già annunciato, l’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di 435,9 milioni di euro, in crescita del 35,5% rispetto ai 321,6 milioni di euro dell’esercizio 2021, e ricavi in aumento del 24,1% a 6.615,7 milioni di euro. L’esercizio, inoltre, ha visto un ulteriore miglioramento delle performance di sostenibilità.

In conformità con la politica dei dividendi del piano industriale 2021-2022|2025 verrà proposta all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,218 euro per azione (0,161 euro per azione nel 2021) per un totale complessivo di 218 milioni di euro. Il dividendo relativo all’esercizio 2022 sarà posto in pagamento a partire dal 26 luglio 2023 (stacco cedola il 24 luglio 2023 e record date il 25 luglio 2023).

Il caso Cdp

La partita vera si giocherà su un fronte ben più delicato: la presenza dei cinesi State Grid nell’azionariato di Cdp Reti. A questa società fanno capo le quote di maggioranza di Terna (29,5%), Snam (31,35%) e Italgas (25,99%). Accanto alla Cassa depositi (59%) nell’azionariato della società c’è la compagnia statale cinese State Grid con il 35%. La presenza di una della più grandi utility di Pechino – per quanto limitato nella governance – nella cassaforte che gestisce le reti di energia elettrica e gas del paese desta non poche preoccupazioni al Governo.

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