Una raccolta di 800 immagini per ripercorrere la storia della pubblicità Pirelli dagli anni Settanta agli anni Duemila e l’evoluzione delle sue strategie, tecniche e linguaggi. Nasce così “La Pubblicità con la P Maiuscola”, il nuovo libro edito da Corraini Edizioni e curato dalla Fondazione Pirelli. Il volume è il seguito di “Una Musa tra le ruote. Pirelli: un secolo di arte al servizio del prodotto”, il cui racconto interessava il primo secolo di vita dell’azienda (1872-1972).
Il libro – disponibile in italiano e in inglese – è stato presentato martedì 4 luglio nel corso di un evento al Teatro Franco Parenti alla presenza di Marco Tronchetti Provera, vice-ptresidente esecutivo e Ceo di Pirelli, Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, Paola Dubini, docente dell’Università Bocconi di Milano, Vicky Gitto, Chief Creative Officer di Young & Rubicam, Aldo Grasso, docente dell’Università Cattolica di Milano e critico televisivo, e Antonio Calabrò, consigliere delegato e direttore della Fondazione Pirelli.
Per l’occasione, una selezione di materiali pubblicati nel volume è stata esposta nel foyer del Teatro Franco Parenti. Il volume fotografa in 448 pagine l’evoluzione della pubblicità dall’era analogica a quella digitale e il ruolo di protagonista di Pirelli grazie a spot ancora oggi impressi nella memoria. Lo spot tv Pneumatici con la P maiuscola” (1978), che ha ispirato il titolo del libro, in cui vengono riprese da 85 metri di altezza 140 auto che compongono la famosa P lunga, è una straordinaria impresa dell’era pre-digitale.
Oppure ancora lo spot “Pirellibility” (1981), uno dei primi esperimenti di pubblicità realizzata interamente in digitale. La storia degli anni Settanta e Ottanta, in particolare, viene ripercorsa attraverso i lavori realizzati dall’agenzia Centro del gruppo Pirelli, esempio di “house agency” italiana, che “traghetta” la comunicazione Pirelli dalla tradizione del graphic design – con grandi nomi a livello nazionale e internazionale quali Pino Tovaglia, Salvatore Gregorietti, Derek Forsyth, Gerhard Forster e François Robert – alle strategie marketing oriented.
Gli anni Novanta sono quelli delle grandi agenzie internazionali che realizzano campagne globali con testimonial del cinema e dello sport: da Sharon Stone a Carl Lewis a Ronaldo. L’immagine di Carl Lewis in tacchi a spillo, fotografato da Annie Leibovitz – più volte autrice anche del Calendario Pirelli – e lo slogan “Power is Nothing without Control” del 1994 rimangono una pietra miliare nella storia della pubblicità.
Ovviamente potrebbero esserci le foto degli spot della Pirelli con la grande Marie José Perec alias la Dea della Velocità.