È stato rinnovato fino al 2026 il patto parasociale tra ChemChina e i soci italiani di Pirelli, riuniti nella holding Camfin. L’accordo comprende intese sulla governance in vista del rinnovo del cda nella primavera dell’anno prossimo: Marco Tronchetti Provera, attuale vicepresidente esecutivo e Ceo, sarà confermato come vicepresidente esecutivo di Pirelli con poteri di indirizzo strategico del gruppo e di supervisione sull’implementazione del business plan di Pirelli, nonché con la responsabilità dei rapporti con gli azionisti, le istituzioni, gli investitori e i media; Giorgio Luca Bruno, attuale deputy-Ceo, l’anno prossimo diventerà amministratore delegato e avrà la responsabilità dell’implementazione operativa delle strategie di gruppo.
Chi ha firmato il nuovo patto parasociale Pirelli
Nel dettaglio, l’accordo è stato siglato tra China National Chemical Corporation Ltd (ChemChina), la sua controllata China National Tire & Rubber Corporation Ltd, Camfin e Marco Tronchetti Provera&C. Spa, che complessivamente rappresentano il 51% circa del capitale sociale. Il patto attualmente in vigore, invece, comprende anche Silk Road Fund (titolare del 9%) e quindi riguarda il 60% del capitale. Il nuovo patto avrà efficacia a partire dalla data di convocazione dell’assemblea di Pirelli per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.
Le altre novità sulla governance
Inoltre, il patto prevede che il Cda sia composto da 15 componenti, la maggioranza dei quali indipendenti: 9 consiglieri (di cui 4 indipendenti) saranno designati da CNRC, altri tre (di cui uno indipendente) MTP e altrettanti (tutti indipendenti) dalle minoranze.
L’accordo prevede poi l’istituzione di un nuovo comitato consiliare composto dal vicepresidente esecutivo (nel ruolo di Presidente), dall’amministratore delegato, da un amministratore non esecutivo indicato da CNRC e da un amministratore indipendente scelto tra gli amministratori nominati dalle minoranze dedicato alle tematiche di sostenibilità nell’esercizio dell’attività di impresa e nei rapporti con tutti gli stakeholders.
Gli obiettivi dell’accordo
L’accordo punta a “ribadire la stabilità della partnership tra ChemChina/Cnrc e Camfin/Mtp – si legge in una nota – in continuità e coerenza con i principi di governance già stabiliti dal vigente patto parasociale e in ogni caso con lo scopo di creazione di valore per Pirelli e tutti i suoi azionisti. Inoltre, ChemChina e Camfin-Mtp confermano il ruolo di azionisti stabili di Pirelli con il mantenimento in capo a Camfin per tutta la durata del rinnovo di “una partecipazione non inferiore al 10% di Pirelli”.
Attualmente Camfin ha il 14%. Un anno fa, in occasione dell’ingresso di Longmarch nell’azionariato di Camfin, il partner cinese si era impegnato a negoziare con Camfin un’intesa per conferire nella holding un ulteriore 3,68% di Pirelli.