La guerriglia informatica può prendere un granchio. Ne sanno qualcosa i dirigenti del Dax, una piccola ma agguerrita società di rugby nel cuore delle Landes, terra di vini pregiati (a due passi da Saint Emilion) e di giocatori dalle spalle robuste. Ad ottobre il sito del club “Allezdax.com”, che ospita in media 700 visite al giorno è stato aggredito da un’orda di 8mila messaggi quotidiani, per lo più offensivi se non minacciosi in arrivo dalla Germania. Il segreto è stato presto spiegato.
Un commando di pirati informatici, realwar.org, ha forzato la sicurezza senz’altro non irresistibile del sito, facendo esplodere un virus informatico che ha mandato in tilt il server di riferimento per settimane. “I pirati ci hanno insultato in ogni modo – spiega a Le Monde uno dei dirigenti – anche se ci abbiamo messo un po’ di tempo a capire quel linguaggio gergale in tedesco”. Ancor di più a cogliere l’equivoco: gli indignados di oltre Reno volevano colpire l’indice della Borsa di Francoforte, ma hanno sbagliato meta.
Ma a Dax non se la prendono: il sito è stato riaperto ieri, giusto in tempo per radunare i tifosi in vista del derby di Guascogna: Mont de Marsan – Dax. E se qualche pirata vuol farsi sotto scoprirà ci che pasta sono fatti gli eredi di D’Artagnan che, per ora, si sono limitati a far dire, sulla home page del sito, ad un robusto rugbista: “Alla faccia vostra, crucchi, le azioni del Dax sono ai massimi storici”