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Pir, raccolta 2017 oltre quota 7,5 miliardi

FIRSTonline

Da inizio anno ad oggi, la raccolta netta dei piani individuali di risparmio ha superato quota 7,5 miliardi di euro, di cui 5,2 miliardi relativi a fondi di nuova creazione e oltre 2,3 miliardi legati a comparti già esistenti trasformati poi in Pir. Lo comunica Assogestioni nella relazione mensile sull’andamento dell’industria del risparmio gestito. Sono 30 fino ad ora i gruppi che promuovono fondi aperti Pir compliant: fra questi, primo per flussi da inizio anno è il gruppo Intesa Sanpaolo con 1,93 miliardi, seguito da Mediolanum (1,59 miliardi) e Arca (578 milioni).

Per quanto riguarda invece l’industria del risparmio gestito, si tratta del diciannovesimo trimestre consecutivo di saldo di raccolta positivo. L’ultimo periodo si è concluso con 23,4 miliardi di euro di sottoscrizioni nette, che in totale da inizio 2017 diventano 80,5 miliardi.  Il dato del trimestre a settembre è in calo rispetto ai precedenti tre mesi, quando la raccolta netta era stata pari a 29,2 miliardi di euro.

La classifica della raccolta netta per società, riferita al solo terzo trimestre, vede in primo posto il gruppo Intesa Sanpaolo con 6,7 miliardi. Seconde Poste italiane con 3,37 miliardi, terzo il gruppo Amundi con 2,16 miliardi.

A guidare la performance complessiva del terzo trimestre sono stati i fondi aperti con flussi pari a 13,7 miliardi di euro (57,8 miliardi nei nove mesi), mentre nelle gestioni di portafoglio sono confluiti 9,3 miliardi di euro (21,7 miliardi da inizio anno).

Il patrimonio gestito dall’industria, pari a circa 2,056 miliardi (da 2,013 miliardi a giugno), raggiunge un nuovo record storico. Le masse investite nelle gestioni collettive ammontano a circa 1.038 miliardi, mentre quelle impiegate nelle gestioni di portafoglio sono pari a 1.018 miliardi.

Nel terzo trimestre del 2017 i risparmiatori italiani hanno scelto i prodotti flessibili (+5,7 miliardi), gli obbligazionari (+422 miliardi), i bilanciati (+3,5miliardi) e gli azionari (+1,5 miliardi).

E’ stata invece fuga dai fondi monetari (-1,1 miliardi). I fondi di diritto italiano hanno totalizzato una raccolta netta nel trimestre di +3,8 miliardi, dopo +4,8 miliardi nel secondo a un totale di 11,4 miliardi da inizio anno e gestiscono un patrimonio di 254 miliardi (25,7% del totale). I fondi di diritto estero hanno raccolto +9,8 miliardi, dopo 23,2 miliardi nel trimestre a giugno, a un totale da inizio anno di 46,4 miliardi, con masse gestite per 733,3 miliardi.

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