Giornata nera per le borse internazionali. La pioggia di vendite che ha colpito i listini del Vecchio Continente contagia anche Wall Street che pochi minuti dopo l’apertura, viaggia già in profondo rosso. A pesare le basse quotazioni del petrolio, dopo il taglio delle stime per il 2016 dell’AIE. Il contratto del Wti a gennaio e’ calato al Nymex a 35,97 dollari al barile, in ribasso di 79 centesimi, il 2,2%.
Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones perde l’1,27% a 17.352 punti; sulla stessa linea, lo S&P-500 cede l’1,16% a 2028 punti mentre il Nasdaq è in ribasso dell’1,10% a 4989 punti.
Prima dell’avvio del mercato è stato diffuso l’aggiornamento sulle vendite al dettaglio, cresciute a novembre più di ottobre, ma meno del previsto. Buone notizie dai prezzi all’industria che nel mese di novembre hanno messo in atto il maggiore incremento da giugno, allontanando così i rischi di deflazione.
L’apertura negativa di Wall Street peggiora l’andamento dei listini azionari euroopei. Vendite su minerari, energia e auto. Francoforte e’ la peggiore e cede il 2,6%. Piazza Affari scivola a -2% nel Ftse Mib sotto la soglia dei 21mila punti per la prima volta dal 30 settembre.
Parigi arretra del 2,2% come Londra, Lisbona del 2%, Madrid dell’1,7%. fon