Va sempre peggio per l’economia Usa. Mentre l’attesa per il discorso del presidente della Fed, Ben Bernanke, è alle stelle, il Dipartimento del Commercio è stato costretto a rivedere al ribasso il dato sul Pil nazionale del secondo trimestre 2011. La crescita è stata solo dell’1%, non dell’1,3%, come si era detto nelle previsioni iniziali. Un’anticipazione del dato reale era stata fornita dagli analisti di Wall Street, che avevano preannunciato il taglio sulla base degli ultimi deludenti dati macroeconomici. La componente core del dato, che esclude i prezzi alimentari e quelli energetici, è cresciuta del 2,2%: si tratta del maggiore incremento dall’ultimo trimestre del 2009. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto invece del 3,2%, contro il 3,1% delle stime iniziali. Le spese dei consumatori sono ininfine aumentate dello 0,4% fra aprile a giugno, a fronte delle previsioni di crescita dello 0,1%.