Nel quarto trimestre 2013 il Pil degli Stati Uniti è cresciuto del 3,2%, centrando in pieno le stime degli analisti. Il dato preliminare è stato reso noto oggi nel primo pomeriggio italiano dal dipartimento al Commercio Usa.
Gli acquisti dei consumatori americani e le esportazioni nel quarto trimestre hanno controbilanciato il calo delle spese governative e di quelle del comparto immobiliare.
La rilevazione precedente, relativa al terzo trimestre, aveva messo in luce una variazione positiva del 4,1%, mentre fra aprile e giugno l’aumento era stato del 2,5%. Per l’intero 2013, quindi, la crescita è dell’1,9%.
L’ultima volta che l’economia americana era cresciuta almeno del 3% risale al 2005 (+3,4%). Nel 2012, invece, l’espansione era stata del 2,8%.
Considerando la variazione degli ultimi sei mesi 2013, era dal 2003 che l’economia Usa non saliva tanto (all’epoca registrò un rialzo del 5,8%).
Nel dettaglio, le spese per consumi, che pesano per due terzi sul Pil Usa, sono salite del 3,3%. Si tratta del più ampio rialzo degli ultimi tre anni. Le spese delle imprese sono aumentate del 3,8%. Le scorte sono rimaste su livelli elevati. Escludendo questa voce, il Pil sarebbe salito solamente del 2,8%. Gli investimenti immobiliari hanno registrato una contrazione del 9,8%.
Le esportazioni sono aumentate dell’11,4%, dopo il progresso del 3,9% dei tre mesi precedenti. Infine l’indice dei prezzi al consumo per spese personali (l’inflazione tenuta d’occhio dalla Federal Reserve) è salito solamente dello 0,7% su base annua, livello ben inferiore al target dell’istituto centrale Usa, pari al 2%.
