Migliora il Pil in Europa e, con minor vigore, in Italia che esce così dalla recessione tecnica degli ultimi due trimestri 2018. Arrivano notizie positive sull’occupazione mentre la disoccupazione scende al 10,2%. E l’inflazione ad aprile sale all’1,1% grazie al lungo ponte di Pasqua. La Borsa apprezza e inverte la rotta imboccando la via di un modesto rialzo (+0,11%).
IL PIL RIALZA LA TESTA
La stima preliminare sul Pil nel primo trimestre diffusa dall’Istat indica una crescita dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% in termini tendenziali.
Il primo trimestre del 2019 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2018.
“La variazione congiunturale del Pil – precisa il comunicato dell’Istat – è la sintesi di incrementi del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,1%.
L’Italia dunque migliora ma resta indietro rispetto all’Eurozona dove nel primo trimestre la crescita del pil tocca +0,4%, in rialzo rispetto a +0,2% nel trimestre precedente. Su base annua il pil è aumentato dell’1,2% nella zona euro e dell’1,5% nella Ue, come nel trimestre precedente.
IL LAVORO
Il tasso di disoccupazione a marzo 2019 è diminuito di 0,4 punti rispetto a febbraio arrivando al 10,2%, dopo il 10,5% di febbraio. Un anno prima era al 10,9%. Si tratta del dato più basso dopo agosto 2018 (era al 10,1%). Lo rileva l’Istat spiegando che rispetto a marzo 2018 il calo è di 0,8 punti percentuali. Le persone in cerca di occupazione sono 2.641.000 con un calo di 96.000 unità su febbraio e di 208.000 unità su marzo 2018. Per avere un termine di raffronto, sempre oggi martedì 30 aprile Eurostat ha diffuso il dato sulla disoccupazione nell’Eurozona. È calato a 7,7% rispetto a 7,8% a febbraio e a 8,5% un anno prima. Si tratta del livello più basso mai raggiunto da settembre 2008.
Guardando invece agli occupati, in marzo si sono registrati 60.000 posti di lavoro in più (+0,3%) di cui 44.000 sono stabili. Il tasso di occupazione sale di 0,2 punti rispetto a febbraio al 58,9%. L’aumento si concentra tra i minori di 34 anni (+69.000 unità) mentre sono stabili i 35-49enni e calano gli over 50.