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Pil, Ocse: Italia lenta fino al 2060, Germania ancora peggio

In media il Pil del nostro Paese dovrebbe aumentare dell’1,4% l’anno sul periodo 2011-2060, contro il 2% annuo di crescita atteso per la media dell’area Ocse, il 3,9% dei paesi non Ocse e il più 2,9% annuo della crescita mondiale.

Pil, Ocse: Italia lenta fino al 2060, Germania ancora peggio

Si profila un futuro di crescita economica moderata in Italia, secondo un rapporto di previsioni di lungo periodo diffuso oggi dall’Ocse, che guarda da qui al 2060. In media il Pil del nostro Paese dovrebbe aumentare dell’1,4% l’anno sul periodo 2011-2060, contro il 2% annuo di crescita atteso per la media dell’area Ocse, il 3,9% dei paesi non Ocse e il più 2,9% annuo della crescita mondiale, sempre sullo stesso periodo in esame.

Eppure l’Italia farebbe meglio della Germania, che secondo le stime dell’ente parigino sullo stesso periodo crescerebbe solo dell’1,1% l’anno. Superiore invece la performance della Francia, lo studio stima una espansione media annua dell’1,6%, così come per la Spagna con un più 1,7%.

Tuttavia, guardando alla crescita del Pil procapite, la performance attesa sull’Italia, +1,3%, è inferiore al +1,5% annuo della Germania, nelle tabelle diffuse dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Le previsioni di crescita economica dei vari paesi sono calcolate dall’Ocse “a parità di potere di acquisto”, ovvero per tenere conto delle differenze di prezzi locali ed eliminare l’effetto dei cambi valutari, non corrispondono quindi esattamente al Pil assoluto. Il periodo in esame viene suddiviso in due parti, dal 2011 al 2030 e dal 2030 al 2060. Sul primo sotto periodo per l’Italia l’Ocse prevede una crescita economica media annua dell’1,3%, mentre sul 2030-2060 stima un rafforzamento al più 1,5% annuo.

Per l’economia mondiale, ponderata a parità di potere di acquisto, l’Ocse prevede una crescita media annua del 3,7% sul periodo 2011-2030, cui seguirà un più limitato 2,3% sul 2030-2060.

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