Dopo un’apertura di seduta in lieve rialzo, Piazza Affari vira in deciso ribasso, arrivando a perdere l’1,3%. Male anche le altre principali Borse europee: Francoforte -1,3% e Parigi -1,1%, mentre Londra viaggia sulla parità.
Sul versante obbligazionario, lo spread si mantiene leggermente sotto la soglia dei 160 punti, dopo che i rendimenti sui Btp decennali hanno fatto segnare stamane un nuovo minimo dall’introduzione dell’euro.
Il peggior titolo del Ftse Mib è quello di Mps, che cede a metà mattina il 4% dopo il raggruppamento delle azioni ordinarie. In rosso anche gli altri bancari: Mediobanca -2,93%, Banco Popolare -3%, Unicredit -1,4%, Intesa -1,06% e Bper -3,3%.
Ha girato in negativo anche il titolo di Bpm (-1,2%), dopo una buona partenza, nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da 500 milioni.
Fiat cede l’1,38% aspettando la presentazione del nuovo piano industriale da parte di Sergio Marchionne, prevista per domani a Detroit.
Sul fronte macro, nelle sue ultime previsioni pubblicate questa mattina, l’Istat stima che il Pil italiano crescerà dello 0,6% quest’anno e dell’1% l’anno venturo. D’altra parte, la disoccupazione peggiorerà fino al 12,7% nel corso del 2014.
Anche secondo la Commissione europea, che pubblica oggi le sue previsioni economiche di primavera, la crescita economica dell’Italia sarà dello 0,6% quest’anno e dell’1,2% nel 2015, dopo una riduzione dell’1,9% nel 2013. Risultano quindi confermate le previsioni d’inverno.
Confermati anche i dati del deficit pubblico rispetto al Pil, che è previsto al 3% nel 2013, al 2,6% quest’anno e al 2,2% nel 2015.