L’economia della Germania nel secondo trimestre dell’anno è cresciuta dello 0,3%. Secondo l’Ufficio federale tedesco di statistica, il prodotto interno lordo del Paese è andato leggermente meglio delle previsioni – gli analisti dell’agenzia Dow Jones Newswires aveva ipotizzato un +0,2% – grazie alla crescita delle esportazioni e dei consumi, che hanno compensato la frenata degli investimenti.
Sempre nel secondo trimestre è rimasto invece fermo il Pil francese (0%), come nei tre mesi precedenti. Anche in questo caso si tratta di un risultato migliore delle attese, che erano di nuovi dati in calo (-0,1%). Su base annua il dato del Pil ha messo a segno un +0,3%, come nel trimestre precedente. Le stime parlavano di una flessione al +0,2%.
I dati hanno influenzato positivamente le Borse europee in apertura di scambi, trascinando Francoforte in testa ai rialzi (+0,81%), seguita da Parigi (+0,68%), Milano (+0,77%) e Londra (+0,59%).
Quanto agli altri Paesi, la Romania ha ritrovato la crescita economica nel secondo trimestre, con un incremento del Pil pari allo 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo ha reso noto l’Ufficio statistico nazionale.
Il ritorno alla crescita nel periodo aprile-giugno, dopo due trimestri consecutivi di contrazione del Prodotto interno lordo, è stato annunciato proprio mentre Fondo monetatario internazionale e Unione europea si apprestano oggi a concludere la loro missione di valutazione dell’economia romena.