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Pil, Commissione Ue tagli stime Italia: 2012 -2,3% e 2013 -0,5%

La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni economiche per l’Italia, che già sei mesi fa pronosticavano recessione. Ora il quadro si aggrava e sul 2012 l’esecutivo comunitario si attende una contrazione del 2,3% del Pil, cui seguirà un ulteriore -0,3% nel 2013. Nel 2014, invece, l’economia italiana dovrebbe registrare una ripresa dello 0,8%. Nelle previsioni diffuse a maggio, la Commissione si attendeva un calo del Pil italiano dell’1,5 per% quest’anno. Non sono variate invece le stime sul 2013. 

Già da quest’anno, secondo la Commissione europea, l’Italia riuscirà a riportare il suo deficit di bilancio al di sotto della soglia Maastricht del 3 per cento del Pil, tagliandolo al 2,9%. Nel 2013 il deficit Pil italiano calerà ulteriormente al 2,1%, valore che manterrà anche nel 2014. 

Intanto, il nostro debito pubblico salirà quest’anno al 126,5% del Pil, dal 120,7% del 2011, e segnerà un massimo al 127,6% nel 2013, per poi registrare una lieve moderazione al 126,5% nel 2014.

Sempre secondo la Commissione, anche la disoccupazione italiana è destinata a peggiorare: dall’8,4% del 2011 quest’anno è prevista in aumento al 10,6%, e poi all’11,5% nel 2013 e all’11,8% nel 2014.

Le stime diffuse a settembre dal Governo italiano sul Pil erano diverse da quelle pubblicate oggi a Bruxelles. Nell’ultima nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def), l’Esecutivo parlava di un Pil in recessione del 2,4% nel 2012 e dello 0,2% nel 2013 (le precedenti stime indicavano però rispettivamente -1,2% e +0,5%). Ancora più pessimista la Banca d’Italia, che nell’ultimo bollettino economico parla di un -0,7% per l’anno prossimo.

ANCHE EUROZONA E UE IN RECESSIONE

Le previsioni economiche d’autunno della Commissione europea confermano poi che sia l’Eurozona che l’Ue a 27 chiuderanno il 2012 in recessione, con un calo del Pil rispettivamente dello 0,4 e dello 0,3% rispetto al 2011. Secondo Bruxelles, dopo la contrazione registrata nel secondo trimestre, non vi sarà una ripresa dell’attività economica prima della fine dell’anno. Nel 2013, invece, si prevede una “molto modesta” ripresa che porterà a un aumento del Pil dello 0,1% nell’Eurozona e dello 0,4% nell’Ue, tirato soprattutto dalle esportazioni nette.

La domanda interna, invece, avverte la Commissione resterà atona anche nel 2013, frenata fra l’altro delle riduzioni del debito pubblico in corso in alcuni Stati membri, e riprenderà solo nel 2014 quando vi sarà un consolidamento della ripresa con un aumento del Pil stimato all’1,4% nell’Eurozona e all’1,6% nell’Ue a Ventisette, a politiche invariate.

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Categories: Finanza e Mercati