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Pil Cina non scalda le Borse. Fca-Psa battezzano Stellantis

FIRSTonline

Torna il segno più per l’economia cinese. Nel secondo trimestre il Pil di Pechino è salito del 3,2%, meglio del previsto. Ma il dato non suscita entusiasmo: la crescita è legata all’aumento della produzione industriale (+4,8%), mentre i consumi faticano a riprendersi: lo scorso mese hanno registrato un calo dell’1,8%, contro il +0,5% atteso dagli analisti. Il mondo, insomma, è ancora in piena emergenza, come confermano, per paradosso, gli utili stellari di Goldman Sachs. Una parte rilevante dei profitti record della banca d’affari (in pratica raddoppiati) è stata generata dalle commissioni pagate dalle aziende che si sono ritrovate improvvisamente a corto di liquidità ed hanno avuto bisogno di ottenere il prima possibile soldi a prestito. Un quadro a rischio, nonostante i progressi nella ricerca del vaccino e i dati confortanti del Beige Book Usa, che però non tiene conto delle nuove restrizioni imposte dal contagio in Usa.

L’indice Shanghai Composite è in ribasso dell’1,5%. Arretrano anche il Nikkei di Tokyo (-0,7%) e il Kospi di Seul (-0,6%). Soffre l’Hang Seng di Hong Kong (-1,15%), ormai destinata a perdere i benefici del rapporto con gli Usa. La Borsa dell’India ha aperto in rialzo: BSE Sensex +0,7%.

Il future dell’indice S&P500 stamane arretra dello 0,3%. Ieri il mercato azionario degli Stati Uniti è salito, anche grazie alle notizie arrivate dalla ricerca sul vaccino: Dow Jones +0,8% e Nasdaq +0,6%

Brilla la biotech Moderna (+17%): tutti i 45 pazienti sottoposti al vaccino sperimentale hanno registrato miglioramenti.

I dati del trimestre pubblicati nelle ultime 48 ore da quattro delle sei grandi banche degli Stati Uniti, segnalano che la discesa in campo di governo e Banca centrale non solo ha evitato una crisi economica di dimensioni catastrofiche, ma ha contribuito a sostenere la traiettoria degli utili della grande finanza. Bene Goldman Sachs (+1,4%): oggi tocca a Morgan Stanley e Bank of America entrambe +2%.

Il petrolio Brent è in calo dello 0,5% a 43,5 dollari il barile, vicino comunque ai massimi degli ultimi quattro mesi.

L’Opec+ ha annunciato che a partire da agosto la produzione tornerà a salire, a seguito del termine dell’accordo sul temporaneo contenimento raggiunto due mesi fa. I membri del cartello ritengono che non ci saranno ricadute negative sui prezzi, in quanto i consumi stanno ripartendo. Arabia Saudita e Russia, i dei paesi leader, sono anche riusciti ad imporre restrizioni ai paesi che non hanno ottemperato ai tagli, come l’Iraq.

Riflettori accesi sul direttorio della Bce. Christine Lagarde dovrà convincere i mercati che non è in vista alcuna frenata sulla linea politica espansiva praticata dalla banca.

Ma l’attenzione è concentrata sulle ultime manovre prima del Consiglo Ue sul Recovery Fund che comincia domani. Oggi Conte farà ancora visita al presidente francese, Emmanuel Macron.

Intanto, la Commissione Ue subisce una pesante sconfitta. Il Tribunale Ue ha stabilito che Apple non dovrà restituire all’Irlanda i 13 miliardi di euro di tasse mai pagate. La decisione della Commissione europea è stata annullata perché quest’ultima non è riuscita a dimostrare l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale nelle agevolazioni fiscali. La sentenza ha coinciso con la presentazione ieri di un pacchetto di misure antievasione.

PIAZZA AFFARI TORNA AI LIVELLI PRE-PANDEMIA

Piazza Affari (+2,02%) è tornata di slancio sopra i 20 mila, a quota 20.281, sui massimi da inizio marzo, accelerando nel finale in sintonia con il resto dell’Europa.

Positivi anche gli altri listini. Francoforte sale dell’1,75%; Il ministro tedesco agli Affari Europei, Michael Roth, si è detto ottimista sul fatto che l’accordo sul Recovery Fund sarà concluso in occasione del vertice Ue.

Parigi +2,03%. Guida il recupero il colosso alberghiero Accor (+6,94%). Vincent Bolloré è diventato il primo azionista del gruppo Lagardère.

ASTRA ZENECA VOLA DOPO I TEST SUL COVID-19

Madrid +1,81%; Londra +1,81%. Guida la corsa Astra Zeneca (+5%). Secondo Itv, la rivista Lancet pubblicherà oggi uno studio sui progressi delle ricerche del gruppo e dell’università di Oxford sul vaccino anti-Covid 19.

IL DEBITO PUBBLICO SOPRA I 2.500 MILIARDI

Poco mossi i mercati obbligazionari alla vigilia del direttorio della Bce di oggi e del vertice sul Recovery Fund di domani. Il tasso del decennale si attesta a 1,20% da 1,21%.

Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto a 10 anni ha chiuso a 169 punti base, da 170.

il debito pubblico ha sfondato per la prima volta il muro dei 2.500 miliardi: Bankitalia riferisce che da maggio, sulle spalle del paese, gravano 2.507,6 miliardi (+40,5 miliardi rispetto ad aprile).

ATLANTIA (+26%) FESTEGGIA LO SCAMPATO PERICOLO

Piazza Affari ha rimosso le nubi che incombevano sui destini di Atlantia (+26%, a 14,4 euro, sull’onda di forti scambi). Da inizio anno le azioni Atlantia sono comunque in rosso del 31% e sono ben lontane dalla quotazione del 14 agosto 2018, giorno del crollo del Ponte Morandi, di 23,5 euro. Ma il mercato, si legge in un report di Fidentiis, ha festeggiato perché “è chiaro che il Governo ha scelto la strada dell’accordo, evitando la revoca della concessione ad Aspi”. L’intesa prevede che la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) acquisisca una quota circa del 33% di Autostrade per l’Italia tramite aumento di capitale nell’ambito dell’accordo che vedrà Atlantia rinunciare al controllo della concessionaria. La holding dei Benetton Atlantia venderà anche una partecipazione del 22% circa in Autostrade a investitori privati designati da Cdp.

Positivi anche gli altri titoli legati al settore autostradale, come Astm (+7,2%), che gestisce il tratto Torino-Milano, e Autostrade Meridionali (+2,9%).

In buon rialzo, nella scuderia Benetton, Autogrill (+3,9%).

PIRELLI SCEGLIE L’EREDE DI TRONCHETTI

In luce gli industriali, a partire da Leonardo (+5%), Prysmian e Buzzi. Il mercato ha apprezzato la decisione di Marco Tronchetti Provera di designare un suo successore in Pirelli (+3,7%). Si tratta di Angelos Papadimitriou, nominato direttore generale co-Ceo in vista del percorso di successione che si completerà entro il primo semestre 2023. “Una notizia positiva”, secondo Fidentiis, “alla luce della significativa esperienza di Papadimitriou in diverse multinazionali che operano in svariati settori industriali”.

STELLANTIS: COSÌ SI CHIAMERÀ FCA/PSA

Sale l’automotive: Cnh Industrial +2,29%, Ferrari +1,26% e Fca +1,01%. Peugeot ha annunciato che, passata la pandemia, continuerà su base volontaria la pratica del lavoro a domicilio: la presenza negli uffici sarà ridotta ad una giornata e mezza alla settimana. Fca e Psa hanno scelto il nome della società dopo la fusione: il gruppo, anticipa Les Echos, si chiamerà Stellantis

Recupera Stm (+3,3%) dopo il tonfo della vigilia.

BPM VENDE CREDITI A RISCHIO PER 1,3 MILIARDI

Tra le banche, accelera Ubi (+3,58) davanti ad Intesa (+1,88%). Pausa per Bper (-0,2%) dopo i recenti rialzi, mentre si rafforza Ubi, che avanza del 2,2%. Unicredit è in salita dell’1,21%.

Banco Bpm (+1,68%) ha avviato una gara per la vendita di un portafoglio, composto da crediti UtP (inadempienze probabili), per un valore lordo di 1,3 miliardi di euro. Tra le varie società interessate ci sarebbero Illimity, Intrum, Bain, doValue, Fonspa, Pimco e Cerberus. Le offerte sono attese per la fine di settembre, mentre il perfezionamento dell’operazione è previsto per fine anno.

NUOVO COLPO DI INTERPUMP, STAVOLTA IN SPAGNA

Tra le mid cap, bene Interpump (+3,08%): la società ha annunciato l’acquisizione della spagnola Suministros Franquesa, con sede a Lleida, per 700mila euro. L’operazione è promossa dagli analisti: gli esperti di Akros (accumulate e target di 31,30 euro) aggiungono che l’acquisizione è stata portata a termine da Gs-Hydro Spain, “che due anni fa era sull’orlo della bancarotta e ora è in grado di crescere su linee esterne”.

Avanza anche Sesa (+2,42%). Mediobanca Securities ha alzato il Tp da 60 a 70 euro sul titolo, confermando il rating outperform.

Debole il lusso: Brunello Cucinelli è in calo dello 0,4% dopo i dati sui ricavi del primo semestre, in linea con le attese, e l’outlook invariato. Equita sim ha limato il prezzo obiettivo sul titolo da 24,3 a 24 euro, confermando la raccomandazione hold.

CONTINUANO I RALLY DI UNIEURO E OVS

Prosegue il buon momento dei titoli legati alla grande distribuzione, sulla scia dei risultati trimestrali: Unieuro +6,6%, con un rialzo partito lunedì scorso sulla scia dei risultati del trimestre migliori delle attese e del balzo del canale di vendite online. A spingere ulteriormente il titolo la notizia che il 13 luglio l’ad Giancarlo Nicosanti Monterastelli ha acquistato 60mila azioni della società a 8,08 euro l’una, per un investimento pari a 485 mila euro. Vola anche Ovs (+7,9%).

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