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Pil 2020, tracollo per l’Italia: -11,2%. Ecco tutte le stime Ue

Il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni ha presentato le previsioni sulla crescita – Riviste al ribasso le stime sul Pil Italiano e su quello dell’intera zona Euro (-8,7% nel 2020). “La pandemia ha provocato una profonda contrazione dell’economia e la strada per la ripresa è ancora lastricata di incertezza”

Pil 2020, tracollo per l’Italia: -11,2%. Ecco tutte le stime Ue

Crollo del prodotto interno lordo a causa del coronavirus. Secondo le ultime stime sulla crescita presentate dal commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, il Pil 2020 in Italia registrerà un calo a doppia cifra: -11,2% (dal -9,5% di maggio), il peggior ribasso di tutta l’Unione Europea. Andrà meglio l’anno prossimo, quando il Pil dovrebbe risalire del 6,1%. La previsione è in linea con quella rilasciata dall’Ocse lo scorso 10 giugno.

La pandemia di Covid-19 e le conseguenti chiusure hanno provocato una “profonda contrazione” dell’economia e il blocco della produzione avrà un impatto sull’attività economica “ancora più pesante nel secondo trimestre” rispetto al primo, spiega la Commissione nel suo report. 

Per quanto riguarda invece il terzo trimestre, se il nostro Paese riuscirà a evitare una seconda ondata, l’attività economica riprenderà “aiutata dalle politiche” del Governo. A risalire “più rapidamente” sarà la produzione industriale, mentre il turismo e tutte le attività associate avranno bisogno di più tempo per recuperare. 

La spesa dei consumatori dovrebbe riprendere dalla metà dell’anno, e il sostegno della cassa integrazione o di altri schemi dovrebbe ridurre l’impatto della crisi sui salari, continua la Commissione. Ma gli investimenti delle aziende “rimarranno depressi quest’anno, data la alta incertezza sul fronte della domanda e la necessità delle aziende di conservare liquidità”, nonostante i prestiti garantiti, crediti fiscali e altre forme di sostegno. Per l’Italia, conclude Bruxelles, “le stime di crescita restano soggette a rischi al ribasso, e un crollo del mercato del lavoro protratto, una volta che le misure di emergenza sono terminate, potrebbe frenare l’attesa ripresa”.

Allargando l’analisi all’intera zona euro, nel 2020 il PIL scenderà del -8,7% (dal -7,7% di maggio) per poi risalire nel 2021 al +6,1%.

Oltre all’Italia, le ripercussioni più pesanti si sentiranno in Spagna (-10,9%) e in francia Francia (-10,6%).”Limita i danni” invece la Germania, dove il Pil scenderà del 6,6% nel 2020, per poi risalire del 5,3% nel 2021. Per Bruxelles si tratta di “una recessione ancora più profonda” delle attese, e con “divergenze più ampie”.

Previsioni Ue sul Pil dei Paesi della zona Euro

“Le previsioni economiche d’estate ci mostrano che la strada per la ripresa è ancora lastricata di incertezza”, ha spiegato Gentilioni, anche perché “la pandemia ha colpito l’economia europea più forte dell’atteso, anche se un cauto rimbalzo sta cominciando”. Nel 2020 “contrazioni relativamente forti sono attese in Italia, Francia e Spagna, mentre contrazioni più ridotte si attendono in Germania, Olanda e Polonia”, ha spiegato Gentiloni sottolineando che “le divergenze tra Paesi, sia nella recessione, sia nella ripresa, sono legate alla diversa tempistica e rigore dei lockdown, e dalla diversa struttura economica”

Riviste al ribasso anche le previsioni sull’inflazione: per l’Italia la stima è a 0% e a +0,8% l’anno prossimo. A maggio Bruxelles stimava -0,3% e +0,7% rispettivamente.

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