Riesame dello “Small business act”, il programma Ue dedicato espressamente alle piccole e medie imprese: l’Abi avanza sette proposte. Lo fa attraverso il direttore generale, Giovanni Sabatini, sentito dalla commissione Attivita’ produttive della Camera, nell’ambito appunto della discussione sul programma messo a punto dall’Unione europea per le aziende medie e piccole. Non a caso la Commissione europea rileva che la crisi economica ha causato la perdita di circa 3 milioni e 250mila posti di lavoro in queste realta’ imprenditoriali . Lo “small business act” , che vuole essere un tentativo di risposta alla sfida che ha posto la crisi, comprende 10 principi e una serie di azioni concrete per migliorare l’ambiente normativo, amministrativo ed economico delle piccole e medie imprese..
In quest’ambito l’Associazione bancaria italiana avanza una serie di suggerimenti. In sintesi: 1) utilizzo della fattura elettronica; 2) utilizzo di un unico linguaggio standardizzato nella comunicazione tra imprese e pubblica amministrazione; 3) lotta al contante; 4) fine-tuning (messa a punto) dell’operativita’ del fondo di garanza per le piccole e medie imprese; 5) interventi nel capitale di rischio di imprese non quotate; 6) ricorso al “finanziamento tramite terzi” in campo energetico; 7) incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Dopo l’Abi, la commissione Attivita’ produttive sentira’ nelle prossime settimane Rete imprese Italia, Confindustria, “mister pmi” Giuseppe Tripoli , il ragionere generale dello Stato Mario Canzio e il vicepresidente della commissione europea Antonio Taiani.