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Piazza Affari vola sulle ali del successo dell’asta dei Bot. Spread e tassi giù, l’euro si rafforza

Crollano i rendimenti a un anno nell’asta Bot. Il Tesoro ha collocato in mattinata tutti gli 8,5 miliardi di Bot a 12 mesi con rendimenti al 2,735% dal 5,952% dell’ultima asta. In calo anche i tassi delle obbligazioni spagnole per tutte le scadenze collocate oggi per un totale di 9,98 miliardi. Madrid ha piazzato: 4,2718 miliardi di bond con scadenza nel 2015 al 3,384%, dal 5,187% dell’asta precedente; 3,21 miliardi di titoli con scadenza a ottobre 2016 al 3,912% dal 4,848%; 2,403 miliardi di bond con scadenza aprile 2016 al 3,748% dal 4,871%.

Si conferma così il ritorno di fiducia degli investitori verso i titoli di Stato periferici iniziato già ieri con il nuovo miglioramento delle scadenze a brevi e lo spread con il bund sui Btp a dieci anni. Che questa mattina ha accentuato la discesa già prima del doppio appuntamento con le aste di Titoli di Stato per scendere dopo il collocamento a 474,5 punti base e un rendimento al 6,6%. Il differenziale viaggia ora a quota 484 punti. In calo anche lo spread spagnolo a 331.

La Borsa di Milano consolida il rialo, guadagnando il 3,3%, guidata dai bancari. Ampliano i guadagni anche le altre Borse europee che pure si muovono con meno slancio: il Dax sale dell’1,43%, il Ftse 100 sale dello 0,37%, il Cac dell’1,33%. Dopo le aste si rafforza anche l’euro a 1,2760 dollari. Le Borse guardano anche al possibile potenziamento del fondo salva stati: dopo la missione di Monti a Berlino che ha strappato ad Angela Merkel la promessa a impegnarsi per rafforzare il fondo permanente salva Stati, oggi anche il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso segue la strada del premier: ”Da tempo chiediamo che il fondo sia potenziato, anticipato e reso piu’ flessibile”, ha detto Barroso.

ATTESA PER LA DECISIONE SUI TASSI DELLA BCE

DAGLI USA I DATI SUI SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE

Ora i mercati sono in attesa del primo direttorio della Bce nel 2012 che deciderà sul costo del denaro. Le attese, dopo i due tagli consecutivi, sono per il mantenimento dello status quo. Dopo che il Beige Book della Fed ha confermato la ripresa dell’economia Usa, nel pomeriggio inoltre sono attese le richieste settimanali di sussidi disoccupazione, le vendite al dettaglio di dicembre e le scorte alle imprese di novembre.

In Italia, dove il governo è al lavoro sul dossier liberalizzazioni, il dato diffuso oggi sull’indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato una flessione del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il dato più basso dal dicembre del 2009.

INTERESSE PER UNICREDIT DAL FONDO SOVRANO KAZAKO

BANCHE SUGLI SCUDI, UNIPOL VERSO L’OFFERTA FORMALE SU FONSAI

Piazza Affari è trainata dalle banche, in particolare dalla ripresa di Unicredit che vola del 14,93% in ripresa per il terzo giorno dopo il bagno di sangue scattato con l’annuncio del prezzo dell’aumento di capitale partito lunedì. Balzano anche i diritti. Il fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna , secondo indiscrezioni, sarebbe entrato nell’istituto di Piazza Cordusio con una quota quasi del 5%. Intanto Citigroup ha alzato il proprio giudizio a buy. Sugli scudi anche Mps (+11,53%), sospesa per eccesso di rialzo, nel giorno in cui viene nominato il nuovo direttore generale e futuro primo ad della banca senese, Fabrizio Viola, strappato alla Bper e con un passato in Bpm al fianco del presidente Roberto Mazzotta. La banca è al lavoro per evitare un aumento di capitale dopo le richieste dell’Eba. Bpm sale del 7,14% sulla scia dell’attesa nomina dell’ad di Piero Montani, ex amministratore delegato della Banca del Sud, un nome in linea con le indicazioni di Bankitalia verso una nomina esterna in segno di discontinuità con il passato. Ma gli obbligazionisti del convertendo del 2009 che già in assemblea hanno dato battaglia non demordono e settimana prossima dovrebbe formalmente partire la class action. Bene anche Ubi che sale del 9,85% e Intesa + 7,13%. Il Banco sale dell’8,30%. Il presidente dell’istituto Carlo Fratta Pasini, ha confermato il no all’aumento di capitale per soddisfare i requisiti Eba, in linea con quanto più volte detto dall’ad Pier Francesco Saviotti. Prosegue il rialzo Fondiaria Sai,non più sul Ftse Mib, in attesa degli sviluppi sul matrimonio con Unipol, ormai in pole position e prossima a formalizzare l’offerta. L’Isvap ha fissato al 23 gennaio il nuovo termine per presentare il progetto di ristrutturazione della galassia Ligresti.

BALZO DI PRYSMIAN DEL 6,4%

IL GIRO DI VITE SUI PEDAGGI MINACCIA ATLANTIA

Tra i bancari si fa largo tra i maggiori rialzi di Borsa Prysmian (+6,48%) dopo che Bank of America ha alzato il giudizio a buy. Su un Ftse Mib quasi tutto con il segno più, le vendite si riversano su Atlantia (-2,18%), penalizzata dal possibile giro di vite sui pedaggi autostradali anche delle concessioni già in essere. In mattinata JpMorgan ha tagliato il giudizio a neutral. Debole in territorio negativo anche Ansaldo Sts e Autogrill.

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