Partenza timida della settimana finanziaria in Asia, in assenza di spunti in arrivo a Wall Street o dall’Europa. Solo Tokyo +0,8% ha aperto in terreno positivo nonostante che sia dai consumi che dall’andamento della produzione industriale, entrambi in calo dell’1% a novembre, siano arrivati nuovi segnali negativi. Deboli in avvio la Borsa coreana -1,1%, Shanghai -0,8% e Hong Kong. Le “purghe” ai manager hanno colpito anche il ceo di China Telecom, sotto inchiesta per “gravi violazioni”.
Il petrolio tipo WTI ha guadagnato tra lunedì e giovedì della scorsa settimana quasi il 10%, stamattina arretra e si porta a 37,7 dollari il barile (-1%), comunque sopra i prezzi del Brent, un fenomeno che si spiega con la fine del divieto di esportazione del greggio Usa, che durava dal 1973. La ripresa, pur modesta, dei prezzi ha favorito il rimbalzo del settore finanziario (+3% nell’ultima settimana) pesantemente esposto verso il settore energia (-20% da inizio anno).
I mercati si avviano così a chiudere l’anno finanziario senza l’illusione di essersi lasciato alle spalle gli effetti della crisi che si avvia a compiere dieci anni. Il trend dei consumi in Usa nel super Saturday (il giorno prima di Natale dedicato agli acquisti dell’ultima ora), si è mantenuto fiacco, anche per il caldo insolito.
Nella seduta del 24 dicembre, il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,3%, l’S&P500 dello 0,1%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%.
PIAZZA AFFARI GUIDA LA RISCOSSA DELL’AREA EURO
Assai migliore il consuntivo di fine anno dei mercati europei, che hanno tratto giovamento dall’ascesa del dollaro (+10% rispetto ad un anno fa, trattato stamane sopra 1,09 sull’euro) e, soprattutto, dagli acquisti da parte della Banca Centrale Europea che hanno consentito all’Eurozona di crescere più di quanto previsto 12 mesi fa (+1,5%, meglio dell’1% stimato) e all’Italia di liberarsi del fardello della “crescita zero” pur con un modesto +0,8%.
Lo shock provocato dalle conseguenze per i risparmiatori della “risoluzione” delle quattro banche già commissariate ha relegato in secondo piano un dato largamente positivo: Piazza Affari si appresta a chiudere il 2016 in vetta alla classifica delle Borse dei Paesi sviluppati: +13% (+1% nei tre giorni prima di Natale) contro + 9,40% di Parigi e Francoforte +9,14%. Solo Madrid, frenata dall’appuntamento elettorale, non partecipa alla “fiesta” come Londra, azzoppata dalla crisi dei titoli delle materie prime. L’indice Euro Stoxx avanza del +4,4%.
Il bilancio positivo di Piazza Affari è arricchito dallo sbarco di una matricola del peso di Poste Italiane, già promossa nel paniere principale, e dal prossimo avvio dell’iter per la quotazione delle Ferrovie. Ma, soprattutto, il 2016 si aprirà con lo sbarco della novità più prestigiosa e con il maggior appeal internazionale
FERRARI, ARRIVA LA MATRICOLA D’ORO
Tutto è pronto, infatti, per il debutto dell’anno. Tra una settimana esatta, il 4 gennaio, Ferrari entrerà alla Borsa di Milano con il tiker Race, già in uso a Wall Street. Nei primi giorni del 2016 ci sarà la distribuzione delle azioni ordinarie Ferrari agli azionisti FCA in ragione di una ogni 10 possedute. In più, gli stessi riceveranno un’azione a voto speciale Ferrari. Pertanto, l’ultima data in cui le azioni ordinarie FCA acquistate includeranno il diritto a ricevere azioni Ferrari nell’ambito della separazione, sarà il 30 dicembre per le operazioni sulla Borsa di Milano (oppure il 31 dicembre per le operazioni sul NYSE).?
Alla vigilia del debutto, che precederà l’attesa scissione dei titoli del Cavallino Rampante da Fiat Chrysler, Exor e Piero Ferrari hanno stipulato l’atto parasociale sulle quote detenute: il 23,5% la holding della famiglia Agnelli, il 10% l’erede del Drake cui corrispondono rispettivamente il 33,4% ed il 15,4% dei diritti di voto. Il patto prevede un impegno di consultazione prima delle assemblee ed un diritto di prelazione in caso di cessione delle azioni.
La società capitalizza attualmente circa 8,8 miliardi di dollari e sulle stime del consenso ha un P/E 2015 di 27,6 volte.
La festa non sarà rovinata dal ritiro di 185 California ritirate negli Usa per difetti che potrebbero provocare combustioni del motore.
Riflettori accesi anche su Exor. In attesa di acquisite la quota di maggioranza reativa di Ferrari, la finanziaria ha lanciato un senior bond da 250 milioni di euro con scadenza 2025 e cedola al 2,875% (prezzo di emissione di 98,934) con l’obiettivo di finanziare l’acquisizione di PartnerRe.??
GOLDMAN CONSIGLIA: COMPRA BTP, VENDI BUND
Francesco Garzarelli, strategist di Goldman Sachs, tra i consigli del 2016, inserisce quello di acquistare Btp contro Bund: la forbice tra i rendimenti nell’area euro è destinata a ridursi grazie al piano di acquisti del Qe.
A favorire la performance dei titoli del Tesoro contribuirà il calo della nuova offerta, Il 2016 sarà infatti un anno “più leggero” sul fronte delle emissioni di debito pubblico, che potrebbero calare di 30 miliardi rispetto a quest’anno, chiuso con una raccolta pari a 410 miliardi di euro, senza contare le operazioni di concambio.
Domani saranno offerti 6 miliardi di euro in Bot a sei mesi con regolamento il 4 gennaio 2016. Il ministero dell’Economia metterà a disposizione degli investitori anche 1-1,5 miliardi del Ctz agosto 2017, nona tranche.
Nell’asta a medio-lungo termine di mercoledì 30 dicembre, invece, saranno messi a disposizione degli investitori tra 4,5 e 6 miliardi di euro in Ccteu e Btp a 5 e 10 anni.
Nel dettaglio, la quinta tranche del 5 anni 1 novembre 2020 cedola 0,65% sarà offerta in un range tra 1,75 e 2,25 miliardi. Stesso range di offerta per la nona riapertura del decennale 1 dicembre 2025 2%.
Quanto al CctEu, la settima tranche del titolo 15 dicembre 2022 sarà in asta per 1-1,5 miliardi.
L’AGENDA: MEDIOLANUM DIVENTA BANCA, ARRIVA IL PIL RUSSO
Non mancano i numeri sensibili di qui a Capodanno. L’Istat diffonderà domani i dati su fiducia dei consumatori e delle imprese, a seguire l’annuario statistico del 2015. Giovedì Banca d’Italia diffonderà il bollettino statistico.
Sul fronte societario, mercoledì 30 dicembre Banca Mediolanum prenderà il posto di Mediolanum nel listino.
Negli Usa domani uscirà l’indice Case-Shiller sulla vendita delle case esistenti. Giovedì l’indice Pmi di Chicago.
Il dato più importante del 30 dicembre arriverà da Mosca: il pil del terzo trimestre, visto in calo del 4,15: Le difficoltà dell’economia reale non hanno impedito agli investitori in Russia di fare ottimi affari: solo l’Ucraina, sull’orlo del default, chiude l’anno con un rendimento più alto. Per Goldman Sachs il rublo (e il peso messicano) potrebbero essere le scommesse vincenti del 2016: difficile, è il ragionamento, che il petrolio possa andare ancora molto più giù.
TENARIS SOTTO LA LENTE DEL CADE BRASILIANO
Nuovi problemi dal Brasile per Tenaris, coinvolta nelle ultime indagini sullo scandalo per le “mazzette” Petrobras. L’authority brasilana, il Cade, ha avviato un processo amministrativo contro 21 aziende e 59 persone (manager e dipendenti delle stesse compagnie) per verificare se hanno dato vita a un cartello con lo scopo di ottenere appalti dal colosso statale del petrolio.??Secondo il Cade, la somma dei contratti in cui avrebbe agito il cosiddetto “club delle imprese” ammonta a 35 miliardi di reais (oltre 8 miliardi di euro). Tra le società oggetto di indagini – hanno reso noto i media – figura anche il gruppo industriale italo-argentino Techint della famiglia Rocca. Per il gruppo italiano si tratta del secondo procedimento che riguarda il Paese sudamencano dopo quello avviato dalla Procura di Milano nell’inchiesta che già coinvolge Saipem.
Mercoledì il titolo Tenaris +3,87% ha beneficiato del movimento al rialzo dell’intero settore energia. A Wall Street gli Oil & Gas salgono di circa il 4%, l’indice Eurostoxx del comparto sale del 3,6%.
Eni ha chiuso a + 3,41%, riducendo a -2% la perdita da inizio anno. Saipem +3,67%, è sotto del 12% rispetto al primo gennaio.
Riflettori accesi anche sulle utility: si attendono stamane le tariffe di luce e gas. Il 23 dicembre Terna , che di recente ha acquisito la rete elettrica delle Ferrovie per 757 milioni, è salita del 2,6%.
BANCHE, SOFFERENZE IN CALO SOLO NEL 2017
Finale d’anno caldo per il sistema bancario. In attesa di eventuali (non facili) progressi sul fronte delle trattative con Bruxelles per l’avvio di una o più bad bank l’Abi ha avanzato le sue previsioni sull’evoluzione del settore nei prossimi due anni. L’Associazione bancaria italiana stima che lo stock di sofferenze del sistema bancario nel suo complesso dovrebbe raggiungere il picco nel 2016, per poi iniziare a scendere nel 2017. Prevista una crescita degli impieghi (90 miliardi in più nel 2017 rispetto al 2014), che dovrebbe portare ad una crescita dello stock di crediti del 2% nel 2016 e del 3,1% nel 2017. ?
Intanto, alla vigilia di Natale, è stato raggiunto l’accordo tra Gruppo Monte Paschi e sindacati aziendali sulla razionalizzazione dei costi imposta dalla Banca centrale europea, che chiedeva un abbattimento delle spese sul personale di circa 200 milioni di euro. Ai sacrifici contrinuiranno anche i top manager e le alte figure professionali, per i quali è prevista una diminuzione dello stipendio del 2,5% annuo.