Sprint di Piazza Affari che chiude in rialzo del 2,6% trainata dalle banche. Il Ftse Mib stacca le altre principali Borse europee che archiviano guadagni sotto il 2%: Parigi +1,89%, Francoforte +1,63%, Londra +1,32%. Lo spread Btp-bund chiude in discesa a 160 punti base.
La spinta a Piazza Affari è arrivata anche dopo la diffusione dei dati per il settore dei servizi risultati migliori delle attese: l’indice Pmi calcolato da Markit Economics/Adaci è salito a sorpresa 50,8 a ottobre da 48,8 di settembre,superando quota 50 punti che fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo. Delusione invece in Europa dove l’indice composito dell’Eurozona è salito a ottobre a 52,1 da 52 di settembre confermando la fase di espansione per il sedicesimo mese di fila (quota 50 è la soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo) ma attestandosi sotto le attese. In Germania il Pmi composito è sceso a 53,9 da 54,1 di settembre, in Francia si registra un discesa a 48,2, il livello più basso da giugno scorso.
Wall Street parte in rialzo dopo la vittoria dei Repubblicani al Congresso. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones sale dello 0,41%, l’S&P500 dello 0,33%, il Nasdaq si muove vicino alla parità. In giornata è stato diffuso un deludente indice Ism servivi che non è stato in grado per ora di far cambiare umore ai mercati. L’indice Ism servizi è sceso in ottobre a 57,1 punti da 58,6 in settembre contro attese per 58 punti. In linea con le attese la stima Adp sulla disoccupazione secondo i quali sono stati creati 230mila posti di lavoro in ottobre. Venerdì si attende il dato ufficiale dell’agenzia del lavoro.
Il cambio euro dollaro scende dello 0,45% a 1,2489. Il dollaro forte penalizza l’oro che scivola ai minimi dal 2010, a 1.143,47 dollari l’oncia per chiudere poi attorno ai 1.145. Il petrolio Wti sale dell’1% a quota 77,96 dollari il barile.
A Piazza Affari il mercato sembra mostrare fiducia a Mps nel nel giorno in cui il Cda si è riunito per varare il piano di ricapitalizzazione: il titolo sale del 6,31%, migliore tra le blue chip. In evidenza anche Yoox +5,16%, Azimut +5,12%. bene le banche Bpm + 3,87%, Unicredit +3,7%, Ubi +1,53%, Banco Popolare +3%.
Generali +2,56% in attesa die dati dei primi nove mesi che saranno pubblicati domani prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti si attendono che Generali abbia registrato un utile netto di 1.615 milioni nei primi nove mesi dell’esercizio, e in buona crescita rispetto ai 1.591 milioni dello scorso anno. Sale anche Finmeccanica +3,84%. Telecom Italia +3,44%. Enel +3,06% nel giorno dell’annuncio del via libera dal Cda di un collocamento di quote Endesa fino al 17% del capitale della controllata spagnola.
Solo due titoli in rosso tra le blue chip; Autogrill -2,11% e Gtech -0,55%. Si salva anche Moncler che chiude in calo dello 0,19%. Fca +1,77%. Sergio Marchionne ha quasi dimezzato il suo pacchetto nella società vendendo, a cavallo dell’annuncio dell’operazione Ferrari, titoli ad un prezzo medio di 8,99 dollari “per far fronte alle relative obbligazioni tributarie”. Volano gli utili di Chrysler che nel terzo trimestre sono balzati del 32% dell’utile netto a 611 milioni di dollari rispetto a un anno fa.